Telefonano al 112: bambini feriti!
Ma è uno scherzo, scatta l’indagine
Quando i soccorsi sono arrivati a Osio Sotto, non c’era nessuno. Inchiesta per procurato allarme.
Una telefonata al 112: «Correte, c’è stata un’aggressione e poi un’esplosione al bar «Il vecchio tram» di Osio Sotto. C’era in corso una festa di compleanno con dei bambini e alcuni sono rimasti feriti». Quando i mezzi di soccorso, forze dell’ordine e vigili del fuoco ieri, alle 15, sono arrivati davanti all’ingresso del locale, in via Foscolo si sono trovati di fronte il cartello «chiuso per ferie dal 25 agosto al 3 settembre».
E allora hanno capito, vedendo anche che non c’era alcun segno di esplosione, che si era trattato di uno scherzo. Uno stupido scherzo di pessimo gusto, che porterà il responsabile - una volta individuato - a dover rispondere principalmente del reato di procurato allarme. Ora i carabinieri della compagnia di Treviglio stanno effettuando tutte le indagini necessarie a risalire alla sua identità. Al centralino del 112 è apparso il numero di cellulare che, però, secondo alcune indiscrezioni sarebbe collegato a una scheda telefonica sim estera. Inoltre, il telefono con cui è stato fatto lo scherzo avrebbe agganciato una cella telefonica fuori Osio Sotto e, quindi, la telefonata al 112 sarebbe stata fatta all’esterno del paese. Tutto è al momento in fase di verifica.
Certo è che l’allarme lanciato dal numero unico delle emergenze è stato prontamente raccolto: lo dimostra il numero di mezzi di soccorso inviati insieme ai vigili del fuoco di Dalmine e ai carabinieri della stazione locale: in via Foscolo, a sirene spiegate, sono arrivate due ambulanze, un’auto medica e un’autoinfermieristica: «Nella telefonata all’operatore del 112 – rivelano alcuni dei soccorritori – si parla di un’aggressione e di una esplosione a una festa di bambini, alcuni dei quali feriti. Dal tono della voce sembra una chiamata di emergenza a tutti gli effetti. L’operatore, quindi, ha fatto ciò che doveva fare mandando tutto il personale che aveva a disposizione. A noi sembrava strano il verificarsi in successione di un’aggressione e un’esplosione. Ma siamo tenuti a verificare. Quindi temevano di trovarci di fronte uno scenario molto grave. Fortunatamente non è stato così. Quanto accaduto ci ha lasciato comunque amareggiati: pensavamo che il periodo degli scherzi telefonici fosse ormai passato da anni». Secondo le prime indagini dei carabinieri si tratterebbe solamente di una ragazzata e che dietro lo scherzo telefonico non ci sia invece un piano per valutare, ad esempio, tempi di intervento di soccorsi e forze dell’ordine per mettere a punto piani criminali. Ora, comunque, la maggiore preoccupazione è che quanto accaduto (visto anche la risonanza che ha avuto sui social network) non provochi casi di emulazione.
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