Sulla Statale 42 a Verdello più sicuri con nuovi semafori pedonali
Il progetto del Comune è «agganciato» al piano di ammodernamento dell’illuminazione in paese. Spingerà a utilizzare sempre più la circonvallazione est.
Una serie di semafori pedonali sulla ex Statale 42 per mettere in sicurezza i pedoni e, allo stesso tempo, spingere gli automobilisti a imboccare sempre di più la circonvallazione est. È quanto il Comune di Verdello prevede di realizzare nell’ambito del progetto di ammodernamento dell’illuminazione pubblica del proprio territorio di cui sono appena stati assegnati i lavori. La firma del contratto è invece prevista per il 5 gennaio. A quel punto potrà concretamente partire l’intervento che porterà all’ammodernamento di 1.500 punti luce (che diventeranno a led, quindi a basso consumo energetico) per un valore complessivo di 1 milione e 500mila euro. Oltre a ciò l’amministrazione comunale ha chiesto all’azienda vincitrice dell’appalto delle opere aggiuntive: consistono nell’installazione sulla ex Statale 42 di due nuovi semafori a chiamata più la sostituzione di quello già esistente all’incrocio con via Cavour.
Da 26mila veicoli a 15mila al giorno
La ex Statale 42 è la Provinciale che attraversa l’abitato di Verdello e che, fino a un anno fa, era percorsa da circa 26mila veicoli al giorno, compresi i camion. Dopo l’apertura del lotto uno della circonvallazione ci si è stabilizzati intorno ai 15mila, esclusi i camion che devono obbligatoriamente imboccare la variante. Ancori troppi per l’amministrazione comunale. Da qui la decisione di ricorrere a misure integrative per spingere gli automobilisti che non devono necessariamente entrare nell’abitato di Verdello, a imboccare la circonvallazione. La prima misura sarà l’installazione di un semaforo pedonale a chiamata poco dopo la rotatoria all’altezza del supermercato Carrefour. La seconda un altro semaforo a chiamata all’altezza della scuola media: «In questi punti – spiega il sindaco, Fabio Mossali – esistono già delle strisce pedonali molto trafficate che, però, non sono sufficientemente protette. Con i semafori le proteggeremo rallentando il traffico. Allo stesso tempo renderemo particolarmente lungo l’attraversamento del nostro abitato tanto da convincere gli automobilisti a preferire percorrere la circonvallazione est». Anche perché non saranno solo due i semafori da superare sulla ex statale 42, bensì quattro. Ci sarà anche quello all’incrocio con via Cavour che verrà sostituito per consentire il passaggio di pedoni non solo su due lati dell’incrocio, come succede attualmente, bensì su tutti e quattro. E poi quello ancora a chiamata all’altezza dell’incrocio con la strada consorziale dei Cerri.
«Siamo convinti – sostiene ancora il primo cittadino – che, in questo modo abbasseremo ulteriormente il numero di veicoli che attraversa il nostro abitato. Servirà poi qualche misura in più ma dovremo aspettare che il tratto della ex Statale 42 che attraversa Verdello venga declassato da provinciale a comunale. Sarà comunque una questione che toccherà alla prossima amministrazione comunale affrontare».
Il traffico sulla circonvallazione dovrebbe anche aumentare nel momento in cui sarà aperto alla circolazione il suo tratto due, che completerà l’opera: al momento è in corso il montaggio dei guardrail e l’apertura è stata fissata per l’8 gennaio. Oltre ai nuovi semafori il Comune, nell’ambito del progetto di ammodernamento dell’illuminazione comunale, ha ottenuto come opera aggiuntiva anche nuove luci sul parcheggio e il viale del cimitero. Tutto questo progetto avrà complessivamente un valore di 4,4 milioni di euro. Questa cifra comprende il costo dell’ammodernamento dei punti luce oltre ai consumi energetici ed eventuali interventi di manutenzione. Per tutto ciò Verdello, nei prossimi 20 anni, verserà all’azienda che si è aggiudicata i lavori la cifra di 180mila euro l’anno.
«Sul consumo energetico – conclude Mossali – il risparmio si aggirerà intorno al 30%. Contando anche le altre voci di costo scenderemo al 10%. Non molto, ma avremo un impianto di illuminazione pubblica nuovo e moderno. Quello attuale è pure difficile ricordarsi a quando risale».
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