Suisio, il pizzaiolo sbalzato dall’auto lascia moglie e figlia di 4 anni

L’INCIDENTE. Per l’ultimo saluto a Kulwant Singh, 37 anni, in Italia da 17, si attende l’arrivo dei familiari dall’India. La tragedia nella notte tra sabato 8 giugno e domenica 9.

Lascia una moglie e una figlia di 4 anni e mezzo, con le quali abitava a Suisio, Kulwant Singh, l’indiano di 37 anni morto nello schianto della Honda Jazz sulla quale viaggiava con un connazionale di 22 anni (e non 47 come riportato lunedì) attorno alle 2 della notte tra sabato e domenica. L’uomo viveva in Italia da 17 anni e da tempo lavorava come pizzaiolo in una pizzeria di Madone, paese in cui aveva abitato con la famiglia fino a tre anni fa. Poi si era trasferito con moglie e figlia appunto a Suisio, in via Marconi, a circa trecento metri dal luogo in cui la Honda Jazz è uscita di strada, ribaltandosi.

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Nello schianto il trentasettenne è morto sul colpo, mentre il connazionale di 22 anni, al quale era intestata l’auto, è rimasto ferito in modo grave: non sarebbe comunque in pericolo di vita. I due lavoravano assieme in pizzeria e sabato sera stavano rincasando dopo il lavoro. Proprio sulla strada tra Chignolo d’Isola e Suisio lo schianto, che si è rivelato fatale per il trentasettenne. Entrambi gli occupanti dell’auto – non si sa ancora chi fosse alla guida – sono stati sbalzati dall’abitacolo.

La salma dell’indiano è stata composta alla casa del commiato «La Bergamasca» di Verdello, dove resterà per circa due settimane: tanto ci vorrà infatti perché i familiari possano arrivare in Italia dall’India. Kulwant Singh era nativo della regione del Punjab, dove appunto vivono ancora oggi diversi suoi familiari.

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