«Sono stato aggredito in auto, rubati dei gioielli»: 42enne di Osio si finge vittima di una rapina

L’INDAGINE. I Carabinieri di Dalmine hanno subito intuito che qualcosa non tornava nella ricostruzione dell’uomo: denunciato.

I Carabinieri di Dalmine hanno deferito in stato di libertà a termine per simulazione di reato un 42enne di Osio Sotto. L’uomo, incensurato, nella tarda serata del 19 luglio si è recato alla stazione dei Carabinieri di Dalmine e ha denunciato di essere stato vittima di una rapina verso le 21 dello stesso giorno, consumata sulla via Provinciale di Dalmine mentre era fermo in auto intento a scrivere alcuni messaggi telefonici.

Aggredito in auto mentre mandava sms

L’uomo ha riferito ai militari di essere stato tirato fuori con la forza dalla propria auto da un individuo a lui sconosciuto che gli ha strappato il borsello a tracolla, mentre un complice sottraeva dei preziosi custoditi nel cassetto portaoggetti dell’auto. I rapinatori, infine, si dileguavano entrambi in direzione Osio Sopra a bordo di un’utilitaria di colore grigio non meglio indicata.

Alla richiesta dei motivi per cui quei gioielli si trovassero in auto, il 42enne ha risposto che si trattava di collane e bracciali prelevati poco prima dalla casa dei suoceri per conto della coniuge, a cui li avrebbe di lì a breve consegnati. L’immediata indagine ha consentito ai Carabinieri di verificare con le telecamere della videosorveglianza comunale che in effetti il 42 era transitato da Dalmine a quell’ora.

I gioielli spariti e i debiti di gioco

Gli inquirenti, sin dalle prime fasi della deposizione non sono stati pienamente convinti sulla veridicità della dinamica fornita, e hanno deciso di fare alcune domande alla moglie del 42enne, la quale, a proposito di quei gioielli, ha riferito che gli stessi non erano stati prelevati dal marito da casa dei genitori di lei, ma erano invece stati prelevati circa quindici giorni prima dalla loro abitazione senza che lei ne fosse messa a conoscenza, pur essendone la proprietaria. Secondo la più attendibile versione della moglie, i gioielli erano stati consegnati ad alcuni non meglio indicati creditori del marito che li aveva dati in pegno agli stessi in attesa di onorare un presunto pregresso debito di 700 euro, probabilmente mai estinto. Allo stato i gioielli non sono stati più rinvenuti. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei Carabinieri. Non si esclude che la vicenda possa essere riconducibile a un debito da gioco contratto dall’uomo, verosimile frequentatore di sale slot.

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