Si infilza la gamba in una recinzione, soccorsa in elicottero
L’INCIDENTE. Paura giovedì pomeriggio a Cividate al Piano per una donna di 68 anni: aveva dimenticato le chiavi. Il tondino tagliato dai pompieri.
Momenti di paura giovedì pomeriggio, 23 maggio, per una donna di 68 anni che, nel tentativo di rientrare a casa dopo aver dimenticato le chiavi scavalcando la cancellata, si è accidentalmente infilzata un tondino della cancellata nella recinzione. L’episodio poco prima delle 19 a Cividate al Piano in via San Martino, una laterale di via Stazione, la strada (a fondo chiuso) che collega il centro del paese della Bassa per l’appunto con la stazione ferroviaria.
La sessantottenne vive in un cascinale e, da quanto è stato possibile ricostruire, aveva dimenticato le chiavi dopo che il cancello si era chiuso alle sue spalle: di qui la decisione di scavalcare la recinzione in ferro, alta circa un metro e mezzo. La parte superiore della cancellata della proprietà privata è caratterizzata dalla presenza di tondini affilati, come del resto quasi tutti i cancelli. Mentre terminava di scavalcare, la donna si è infilzata una gamba proprio con uno di questi tondini.
I soccorsi
Immediate le sue grida d’aiuto, sentite dai vicini. Tempestivi i soccorsi: il 118 ha inviato sul posto l’automedica, l’ambulanza e l’elisoccorso. In azione anche i vigili del fuoco, con il «mezzo veloce» partito dal comando provinciale di Bergamo e una squadra del distaccamento di Romano di Lombardia. È toccato proprio ai pompieri tagliare di netto il tondino, mentre la donna era già stata immobilizzata dal personale del 118 che le ha anche somministrato dei tranquillanti e degli antidolorifici. Il timore era che il ferro andasse a ledere un’arteria.
La sessantottenne è stata quindi trasferita all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in codice rosso: giunta al Pronto soccorso, è stata trasferita in sala operatoria per la rimozione del tondino in ferro dall’arto. All’abitazione di via San Martino a Cividate al Piano sono poi intervenuti anche i carabinieri del nucleo radiomobile di Treviglio e della stazione di Martinengo per ricostruire l’accaduto.
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