Seriate, malore all’inizio del matrimonio: zio della sposa muore in chiesa
Dramma nella mattinata di venerdì 3 settembre: vani i soccorsi per Giuseppe De Dona, 70 anni. Viveva a Cassano. Il matrimonio celebrato due ore dopo in forma più sobria.
«Ci siamo quasi: tu domani ti sposi». Giovedì sera il settantenne Giuseppe De Dona aveva espresso così tutta la sua felicità per il matrimonio della nipote della sua compagna Maria Rosa, zia della sposa. Lo aveva fatto in auto, dopo averla accompagnata a ritirare l’abito da sposa. Poi venerdì mattina, prima delle 11, si era presentato nella parrocchiale di Seriate, seduto nei banchi in fondo. Ma, per un tragico e triste scherzo del destino, non è riuscito a vedere Melanie Cadei sposarsi con Davide Camozzi perché prima che si iniziasse a celebrare il matrimonio, proprio all’arrivo della sposa, lo zio si è sentito male ed è caduto a terra perdendo conoscenza. I presenti hanno immediatamente allertato i soccorsi: gli operatori sanitari hanno provato a rianimarlo, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Giuseppe De Dona è deceduto poco prima della celebrazione.
«Io non ero in chiesa – racconta l’arciprete della parrocchia di Seriate, don Mario Carminati – e sono stato chiamato quando hanno allertato il 112. A quel punto ci siamo tutti raccolti in preghiera per il defunto e poi, insieme agli altri sacerdoti (ha celebrato il matrimonio don Stefano Manfredi, parroco di Lurano, insieme al curato di Seriate, don Marcello Crotti), ci siamo riuniti con gli sposi per comprendere cosa preferivano fare in una situazione del genere. Insieme abbiamo concordato di continuare in maniera sobria la celebrazione, anche perché avevano già rimandato il matrimonio a maggio dell’anno scorso per il Covid e poi i familiari della sposa provenivano dal Belgio e dal Trentino: un rinvio sarebbe stato complicato».
Tra l’altro ieri è stato celebrato da don Piercamillo Camozzi, parroco di Terni e zio dello sposo, anche il battesimo del loro figlio, Nicolò. «In 42 anni – conclude don Carminati – non mi è mai capitata una cosa del genere». La salma è stata portata alla camera mortuaria dell’ospedale di Seriate e alle 13 è stato celebrato il matrimonio, nella maniera più sobria possibile. «Non ci aspettavano un evento così tragico in un giorno di festa per tutti noi - raccontano Claudio Cadei e Tange Petra, genitori della sposa –. Giuseppe in questi giorni ci aveva anche aiutato nell’organizzazione del matrimonio: era davvero una bella persona. Ringraziamo tutti i sacerdoti che ci hanno dato la forza per continuare la celebrazione in un momento così difficile».
Giuseppe lascia nel dolore la compagna Maria Rosa, due figli – Luigi, di 47 anni, e Antonio, di 45 – e quattro nipoti. Nato in provincia di Avellino, ha abitato a Milano e da 15 anni viveva a Cassano d’Adda. Dopo aver lavorato come capo magazziniere in una società di distribuzione bevande di Buccinasco (Milano), dal 2010 era in pensione. «Era un uomo d’altri tempi – ricorda il figlio Antonio –, che metteva al primo posto sempre la famiglia. Amava molto il calcio e le feste in famiglia ed era un brav’uomo: simpatico, solare, socievole e vedeva la vita in maniera positiva». Giuseppe era molto attivo anche nella parrocchia di Cassano. «Da volontario – sottolinea il figlio Antonio – aiutava nel bar dell’oratorio e nell’organizzazione di eventi e feste. In questo periodo era felice, si stava godendo la vita».
I funerali non sono ancora stati fissati.
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