Scuole nel mirino dei ladri: sparite decine di tablet e pc

Bassa. A Lurano e Arcene rubati 46 computer. Il dirigente scolastico: non abbiamo soldi per ricomprarli, va rafforzata la sicurezza.

Le scuole della pianura sono nel mirino di ladri circa un centinaio di pc e tablet usati per la didattica sono spariti quest’anno. Un danno doppio perché non sempre le scuole hanno fondi per ricomprarli. I dispositivi infatti sono entrati in alcuni istituti scolastici negli ultimi due anni, grazie ai fondi statali ricevuti per effettuare la Dad (didattica a distanza). È il caso delle scuole medie di Lurano e Arcene, facenti parte dell’istituto comprensivo di Arcene, dove nelle ultime due settimane sconosciuti si sono impadroniti di 46 computer portatili: 29 alla media di Lurano e 17 a quella di Arcene.

Il dirigente scolastico Antonio Rapuano si incontrerà con i sindaci dei quattro Comuni che fanno parte dell’istituto comprensivo (oltre ad Arcene e Lurano, Castel Rozzone e Pognano): obbiettivo chiedere agli enti locali di unire le forze per affrontare la situazione: «Serve una condivisione – sostiene Rapuano – per rafforzare la sicurezza di tutti i plessi scolastici che sono già tutti quanti dotati di allarmi. Evidentemente, però, i sistemi vanno rafforzati. Come anche la vigilanza. Anche se sappiamo che tutto ciò non esclude completamente il rischio di altri raid. La scuola media di Arcene è allarmata e vigilata: i ladri però, all’arrivo delle guardie giurate, erano già fuggiti con i pc, che erano stati messi sotto carica per essere pronti all’uso il giorno dopo».

La scuola ora deve comprare nuovi computer portatili e la cattiva notizia è che l’istituto comprensivo di Arcene non è assicurato contro i furti. «Il mio predecessore – spiega Rapuano – aveva pensato di non assicurarsi a fronte dei costi troppo alti dell’assicurazione. Si sentiva comunque tranquillo dal momento che ci troviamo in una zona che non ha mai dato problemi: evidentemente non è più così. Di certo noi non abbiamo soldi per ricomprare 50 pc portatili. Purtroppo chi ci andrà di mezzo saranno i nostri alunni». Si rammaricano i sindaci: il primo cittadino di Arcene Roberto Ravanelli evidenzia come i ladri siano andati a colpo sicuro nei furti commessi ai danni dell’istituto comprensivo, introducendosi proprio nelle aule dove si trovavano i computer.

«Gli stessi alunni l’hanno rilevato – evidenzia Ravanelli – non si vuole puntare il dito contro nessuno, ma viene inevitabile pensare a qualcuno che abbia fatto una soffiata. Per ricomprare i pc rubati vedremo se riusciremo a dare un contributo, ma non sarà facile». Dello stesso avviso il sindaco di Lurano Ivan Riva: «Non ne abbiamo ancora parlato con la scuola ma è chiaro che qualcosa andrà a fatto: non possiamo permettere che i nostri alunni rimangano a lungo senza computer».

Quanto accaduto alle scuole di Lurano e Arcene è il culmine di una serie di furti ai danni di istituti comprensivi che, dalla fine del 2021 ad oggi, sono sempre più frequenti in pianura. Più di un mese fa è toccato alla scuola media di Pontirolo dove ignoti, scassinando un portone di ingresso, si sono introdotti nell’edificio scolastico dove hanno rubato 5 pc. «Non so se sia stato un furto dettato dalla disperazione di qualcuno – commenta il sindaco di Pontirolo Gigliola Breviario – rimane comunque deplorevole». Ancora prima era toccato alla scuola primaria Cesare Battisti e all’adiacente scuola dell’infanzia Masih facenti parte dell’istituto comprensivo Grossi di Treviglio: nella prima scuola i ladri si sono limitati a svuotare distributori automatici, nella seconda si sono impossessati di tre computer.

Più ingenti erano stati i furti messi a segno nel 2021 a Bariano e Mornico. Nel novembre dello scorso anno ignoti si erano introdotti nella primaria di Bariano dove avevano portato via 11 pc portatili. E poco tempo prima era stato preso di mira il complesso scolastico che a Mornico comprende scuola media e l’elementare: qui i ladri erano riusciti a rubare una trentina di apparecchi, fra tablet e pc portatili: «Mi chiedo cosa pensassero di realizzare – afferma il sindaco Eugenio Cerea – di sicuro per noi i danni erano stati pesanti perché ci avevano anche distrutto il sistema di allarme che poi abbiamo ripristinato. Sappiamo però che non è abbastanza: è per questo motivo che stimo valutando di avviare per la nostra scuola un servizio di vigilanza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA