Scuola, nominati altri 7 presidi. E 11 raddoppiano la dirigenza

La nuova tornata decisa dall’Ufficio scolastico regionale: ecco tutte le assegnazioni. Ora corsa per completare le procedure per l’assunzione di insegnanti e personale Ata supplente.

Primo settembre per il mondo della scuola significa iniziare un nuovo anno scolastico. E se si attende ancora il completamento delle procedure per l’individuazione e l’assunzione di docenti e personale Ata supplente, per l’anno che sta iniziando sono state invece già definite tutte le assegnazioni delle cariche apicali, quelle dei dirigenti scolastici per le scuole che finora risultavano essere ancora senza una guida. Nei giorni scorsi infatti l’Ufficio scolastico regionale lombardo ha assegnato la dirigenza degli istituti che ancora risultavano essere scoperti a sette dirigenti di nuova nomina e, per le scuole che non sono state scelte dai nuovi dirigenti, undici in totale, nella giornata di ieri ha proceduto ad assegnare le reggenze. Ad assegnare, cioè, la dirigenza delle scuole rimaste a dirigenti che si occupano già di un istituto e che accettano, per un anno scolastico, di occuparsi di due istituti contemporaneamente. Si tratta delle ultime procedure prima dell’inizio dell’anno, quelle che completano il quadro complessivo delle dirigenze, dopo che, nel mese di luglio, erano già state rese note le mobilità del personale: in quell’occasione erano stati sette i dirigenti che avevano cambiato istituto; in questa prima «tornata» erano stati nominati anche i nuovi dirigenti di alcuni importanti istituti di Bergamo e provincia, come il Mascheroni, il Caniana, il Decio Celeri e il Simone Weil.

Per quanto riguarda le nuove nomine, sono due gli istituti di istruzione superiore assegnati a un nuovo dirigente: il Serafino Riva di Sarnico, che da oggi verrà retto da Monica Bariselli (ex docente del liceo Don Milani di Romano di Lombardia), e il Guglielmo Oberdan di Treviglio, dove è stato nominato Antonio Venneri. Il maggior numero di nuovi dirigenti si occuperà invece degli istituti comprensivi: ad Arcene arriva Antonio Rapuano, ad Azzano San Paolo Angelica Marrone, all’Aldo Moro di Seriate Rosa Buoniconti, a Ranica Giovanna Colleoni (già docente alla Petteni di Bergamo). Nuova dirigente anche per uno dei comprensivi cittadini, l’istituto Muzio, dove da oggi arriva Antonietta Capone.

Per quanto riguarda invece il capitolo reggenze, gli istituti sottoposti al dirigente «supplente» saranno solo undici comprensivi sparsi in tutta la provincia. Quest’anno infatti tutti gli istituti superiori hanno ottenuto un dirigente titolare. A Vilminore di Scalve, unico istituto (quest’anno) sottodimensionato in provincia di Bergamo (cioè con meno di 400 iscritti e quindi senza il diritto ad avere un dirigente e un Dsga titolare), viene riconfermato Federico Spandre, dal Convitto Nazionale Cesare Battisti di Lovere. Anche a Clusone una conferma di reggenza, per Nico Rinaldi (titolare a Costa Volpino), così come a Gromo per Antonino Floridia (che viene dall’Olivelli - Putelli di Darfo - provincia di Brescia). Al comprensivo di Lovere, in reggenza per il primo anno e a rischio sottodimensionamento per il prossimo anno scolastico, arriva Simonetta Parafante, dall’Istituto comprensivo di Artogne (Brescia). A Mapello arriva invece Cesare Emer Botti (dirigente del liceo artistico Manzù di Bergamo), a Mozzanica Ivano De Luca (titolare all’Istituto comprensivo di Ciserano e Boltiere), a Martinengo Iolanda Sinatra (titolare al Fermi di Romano di Lombardia), a Paladina arriva a sostituire Pierpaolo Maini il dirigente dell’Istituto Belotti di Bergamo, Giovanni Vezzoli. A Ponte San Pietro sarà Giosuè Panzeri (titolare allo Zonca di Treviolo) a guidare l’istituto, mentre in Valle Brembana viene confermato Francesco Cagnes, già dirigente del comprensivo di San Giovanni Bianco, per il comprensivo di Valnegra e arriva Marta Rota (dal comprensivo di Villa d’Almé) a guidare il «nuovo» istituto Valle Serina - San Pellegrino, che da quest’anno unisce i due istituti che fino all’anno scorso avevano ognuno una propria autonomia e che sono stati accorpati perché il comprensivo di Serina risultava essere sottodimensionato.

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