Schianto sull’A22, muore a 21 anni Jaskaran Singh. Viveva a Cologno

IL DRAMMA. L’incidente giovedì vicino a Trento: vani i soccorsi per l’indiano che viveva nella Bergamasca. Ha tamponato un tir. In Italia da 9 anni, lascia i genitori e la sorella maggiore. Lavorava per una ditta di Calcinate.

Stava percorrendo il tratto trentino dell’Autobrennero alla guida di un autocarro della ditta di serrande di Calcinate per la quale lavorava, quando ha tamponato con particolare violenza un autoarticolato che lo precedeva. L’impatto è stato violentissimo e per Jaskaran Singh, indiano di soli 21 anni, non c’è stato nulla da fare. È morto incastrato tra le lamiere del suo autocarro e i soccorsi del 118 si sono rivelati vani. Abitava a Cologno al Serio da quasi nove anni con i genitori e la sorella maggiore.

La dinamica dell’incidente mortale

L’incidente attorno alle 12.20 lungo il tratto dell’A22 in provincia di Trento, all’altezza del territorio comunale di Nave San Rocco, frazione di Terre d’Adige, tra San Michele all’Adige e il capoluogo, sulla corsia in direzione sud. La polizia stradale di Trento non avrebbe rilevato frenate sull’asfalto: forse Jaskaran è stato colto da un malore, da un colpo di sonno, oppure da una distrazione. L’asfalto era leggermente scivoloso per via della pioggerellina che cadeva in quel momento sulla zona.

Come capita di frequente su quel tratto dell’Autobrennero – autostrada che ha soltanto due corsie – alcuni mezzi erano fermi per una serie di rallentamenti dovuti al traffico intenso. Tra questi anche l’autoarticolato contro il quale l’autocarro del ventiduenne si è schiantato. L’allarme è stato immediato, lanciato al 112 da diversi automobilisti. Mentre il camionista alla guida del tir – un cinquantasettenne laziale – è rimasto illeso, le condizioni di Jaskaran sono parse fin da subito disperate.

L’autostrada è stata chiusa al traffico e sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Trento. Terminati gli accertamenti, la salma di Jaskaran Singh è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale monumentale di Trento, a disposizione dell’autorità giudiziaria trentina.

La storia di Jaskaran e della sua famiglia

«È davvero una tragedia, una vita spezzata in così giovane età. Esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e alla comunità indiana del nostro paese. Sono notizie che non vorremmo mai avere», sottolinea la sindaca di Cologno al Serio, Chiara Drago. Il ventunenne abitava nel paese della Bassa con i genitori e una sorella. Una famiglia ben integrata, così come tutta la popolazione di origine indiana che vive a Cologno: «Abbiamo un nucleo di residenti di origine indiana piuttosto numeroso in paese e sono anche piuttosto uniti – evidenzia ancora il primo cittadino –: nel periodo della pandemia hanno anche raccolto dei fondi da devolvere al Comune per sostenere le famiglie in difficoltà». Il primo della famiglia Singh a giungere nella Bassa bergamasca era stato il padre di Jaskaran, arrivato a Cologno nell’ormai lontano 2009. Nel 2016 era stato raggiunto dalla moglie e dai due figli, partiti direttamente dall’India: Jaskaran all’epoca aveva solo 13 anni. Ora il ventunenne lavorava come autista esterno per conto di una ditta di Calcinate che opera nel settore della produzione di serrande e che si appoggia anche a una propria sede in Alto Adige.

L’impatto è stato molto violento ed è avvenuto sotto un cavalcavia, in un tratto rettilineo: Jaskaran Singh non ha forse visto il tir rallentare davanti a lui? Si è distratto o si è sentito male? Probabilmente non si saprà mai. Giovedì la magistratura trentina non aveva ancora fatto sapere se il corpo del ventunenne sarà sottoposto o meno all’autopsia. Terminati gli eventuali accertamenti di questo tipo, la salma verrà restituita ai familiari.

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