Schianto mortale al rondò: domenica i funerali. Polemiche sulla sicurezza
TREVIGLIO . Oggi nell’abitazione di Mozzanica la camera ardente. Interrogazione in Consiglio comunale.
Fabrizio Boschi
Dopo lo schianto che è costato la vita a Christian Chessa, 23 anni, di Mozzanica, morto prima dell’alba di giovedì in un incidente con la sua moto al rondò a otto appena «varato», non si placano le polemiche sulla sicurezza.
Critiche concentrate soprattutto sulla mancanza di adeguate segnalazioni e illuminazioni lungo il tracciato. Elementi, quest’ultimi, che, secondo chi avalla la pericolosità dell’area in questione, avrebbero favorito l’uscita di strada di Christian Chessa, giovedì mattina alle 5,45 diretto con la sua «Kawasaki Ninja 600» allo stabilimento «Same» di Treviglio, dove lavorava come operaio.
La ricostruzione dell’incidente
Stando alla ricostruzione degli agenti della Polstrada di Treviglio, la moto viaggiava ben oltre il limite dei 30 chilometri orari indicato nella segnaletica. Mancanza di lampeggianti, d’illuminazione e di adeguate segnaletiche orizzontali e verticali sono alla base delle critiche portate avanti dal consigliere di minoranza del Pd Laura Rossoni, che aveva segnalato già in precedenza altre criticità nel cantiere.
La questione sicurezza in consiglio comunale
L’argomento verrà trattato nella prossima seduta consiliare attraverso un’interrogazione dell’opposizione. Erik Molteni, altro consigliere del Pd, ha commentato: «Di fronte a una tragedia simile non dobbiamo pensare alle polemiche ma solo a stringerci intorno alla famiglia di Christian. Gli organismi competenti svolgono le indagini di rito: saranno loro a stabilire le responsabilità e la verità».
Il tracciato del rondò è stato aperto all’inizio di questa settimana, mentre sono in corso lavori di finitura per completare cordoli, aiuole, segnaletiche, barriere e illuminazione, il tutto legato alla concomitante costruzione del vicino supermercato Esselunga. Stando a quanto dichiarato da alcuni addetti ai lavori, i lampeggianti che indicavano l’inizio del cantiere, in entrambi i sensi di marcia, erano in numero superiore a quello stabilito dal progetto.
L’assessore ai Lavori pubblici di Treviglio, Basilio Mangano, non ha voluto commentare la vicenda, esprimendo solo «vicinanza da parte dell’amministrazione comunale ai famigliari del giovane».
Intanto la famiglia di Christian Chessa vive nella disperazione per la perdita del proprio caro. A Mozzanica il ragazzo viene ricordato per la sue serietà ed educazione e la grande passione per le moto. Christian lascia nel dolore la mamma Simona, con la quale abitava a Mozzanica in vicolo Marconi, insieme al compagno di lei. Qui è stata allestita la camera ardente, in attesa del funerale che verrà celebrato domenica alle 15.
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