«Scalo merci a Cortenuova, priorità per lo sviluppo del nostro territorio»

IL DOCUMENTO. Il gruppo di lavoro composto dalle principali istituzioni bergamasche unito nel ribadire il polo intermodale tra «le dieci azioni imprescindibili». Tra le infrastrutture si cita anche la Nuova Cremasca.

Uno «scalo merci adeguato alla logistica internazionale» rientra tra le dieci azioni «imprescindibili per la competitività e lo sviluppo del territorio bergamasco». È quanto emerge dal position paper «Infrastrutture, logistica e sviluppo equilibrato del territorio» – che cita anche la Nuova Cremasca –, discusso e approvato ieri dal Tavolo Bergamo 2030 in sede di cabina di regia.

Il documento è stato realizzato da un gruppo di lavoro composto da Camera di Commercio, Università di Bergamo, Provincia, Comune di Bergamo-Atb, Confindustria Bergamo, Imprese & Territorio, Cgil-Cisl-Uil, Sacbo, Agenzia del trasporto pubblico locale, per esplicitare le esigenze infrastrutturali del territorio e mettere a fuoco gli obiettivi che la governance del sistema intende perseguire come prioritari.

Punto di partenza è la presa d’atto che in provincia di Bergamo si individuano tre sistemi: ambito centrale, valli e pianura. Il documento continua analizzando la fase di «esteso riassetto infrastrutturale» in atto nel territorio bergamasco. Riassetto che, si legge, è «in grossa parte già realizzato», con il sistema tangenziale di Bergamo, la quarta corsia dell’A4, il raddoppio ferroviario Bergamo-Treviglio e l’ampliamento dell’aeroporto. Alcune opere sono poi in fase di realizzazione, come il treno per Orio, il raddoppio ferroviario Bergamo-Curno, la nuova linea tranviaria T2 Bergamo-Villa d’Almè, l’e-Brt Bergamo-Dalmine-Verdellino e l’interconnessione autostradale Bergamo-Treviglio. A completare il quadro ci sono infine le infrastrutture «in parte in fase di definizione, come il centro intermodale con annesso scalo merci di Cortenuova e la progettazione del tracciato della Nuova Cremasca», ovvero la strada in variante alla statale 591 e alla 498 Soncinese.

Ed è qui che si arriva al dunque: infatti – scrive in una nota la Camera di Commercio – «richiamando le strategie sulle infrastrutture già individuate dal “Quadro degli impegni” del 2018, la cabina di regia conferma l’azione “Scalo merci adeguato alla logistica internazionale” fra le dieci imprescindibili allora selezionate per la competitività e lo sviluppo del territorio». «È necessario – aggiunge – che il progetto si poggi su una forte utilità collettiva e si sappia collocare come pilota della trasformazione territoriale, in modo potenzialmente comparabile a quanto accaduto a suo tempo con lo scalo aeroportuale». Lo conferma anche il presidente, Carlo Mazzoleni: «Lo sviluppo del centro intermodale di Cortenuova con annesso lo scalo merci – dichiara –, una volta verificata con il ministero competente la sua rilevanza nazionale, riveste un’importanza centrale all’interno delle infrastrutture necessarie al territorio».

Le tempistiche per la realizzazione

Le tempistiche per le due infrastrutture – piattaforma intermodale a Cortenuova e Nuova Cremasca – rimangono comunque lunghe. Per la prima, in particolare, «è fondamentale una cabina di regia nazionale e regionale che dia la possibilità anche alla Provincia e al territorio di capire quanto quell’opera che oggi è proposta da privati sia necessaria al territorio bergamasco, lombardo e nazionale», osserva il presidente della Provincia, Pasquale Gandolfi.

Per la seconda, invece, «siamo nelle fasi embrionali» e ancora deve essere sviluppato uno studio di fattibilità avanzato. «Abbiamo sentito le amministrazioni: dobbiamo capire anche con il ministero e con la Regione l’opportunità dell’importanza della realizzazione di quest’opera», aggiunge Gandolfi.

Un secondo aspetto evidenziato dal tavolo è la necessità che l’ampia riorganizzazione in atto della mobilità locale e territoriale venga definita in correlazione agli scenari in rapido sviluppo dell’Intelligent transport system (Its), che sarà in grado di promuoverne l’efficienza e la ricchezza dell’offerta.

Ampio spazio è poi dedicato allo studio commissionato dalla Provincia al Centro studi sul territorio «Lelio Pagani» dell’Università di Bergamo. L’analisi si concentra sul sistema logistico territoriale e i suoi impatti sul territorio provinciale e definisce alcuni importanti strumenti di governance. La proposta concreta è l’istituzione della Valutazione integrata territoriale, che servirà ai Comuni e ai soggetti proponenti progetti di insediamento logistico, a esplicitare i caratteri dell’ambito di localizzazione, a definirne le esternalità e a caratterizzare sia le scelte di realizzazione, così come le modalità operative.

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