Sapori bergamaschi nel menu scolastico
A Covo anche casoncelli e salumi nostrani

Prodotti del territorio per gli alunni. Il sindaco: «I menu comprendono anche cibi che vengono dalle aziende del distretto agricolo della Bassa Bergamasca: sono prodotti di qualità, senza fosfati e sono componenti di menu variegati e controllati».

Via libera a maggioranza, nel Consiglio comunale di Covo, al Piano del diritto allo studio 2019-2020 presentato dall’assessore Andrea Torriani. Casoncelli e salumi nostrani restano confermati nei menu della mensa scolastica.

Il piano approvato prevede una spesa di 359 mila euro per tutta una serie di servizi e di interventi, tra cui ci sono 85 mila euro per manutenzioni e adeguamenti degli edifici scolastici. Prevista anche la sostituzione di serramenti nella scuola media per una spesa di oltre 62 mila euro. Covo è sede dell’istituto comprensivo «Lorenzo Lotto», che comprende anche le scuole di Antegnate e di Fontanella. A Covo ci sono 100 alunni nella scuola materna statale, 270 nella scuola elementare e 178 nella scuola media inferiore. Sugli edifici scolastici di Covo gravitavano anche studenti di Antegnate e di Fara Olivana ma Antegnate, riportando le scuole medie in paese, ha sostanzialmente abbattuto il pendolarismo scolastico tra i due centri della Bassa.

Tra le voci del Piano del diritto allo studio vi sono 16 mila euro per la fornitura dei libri di testo, compreso il contributo comunale del 50% per la scuola media e i primi due anni della scuola superiore. Contributo per i libri nuovi, mentre il contributo è del 25% per chi acquista libri usati. Dalla lista di opposizione «Il Covone» è arrivata la proposta di pensare anche a borse di studio per gli universitari. «È una proposta ottima che avevamo nel nostro programma elettorale e stiamo valutando la copertura economica», ha detto in sostanza l’assessore Torriani. Quarantaduemila euro è l’introito previsto dalle rette a carico dei genitori che frequentano la scuola materna statale.

Il capitolo della mensa scolastica costa al Comune 22 mila euro come quota a integrazione dei buoni acquistati dai genitori degli alunni. Il menu comprende anche prodotti del territorio come i casoncelli, i salumi e i formaggi nostrani forniti da aziende locali. Una scelta ribadita dal sindaco Andrea Capelletti per confermare che i menu sono in regola con le prescrizioni in materia. Alvaro Bellicini, capogruppo della lista di opposizione «Il Covone», aveva detto che comunque il buono pasto a carico dei genitori era aumentato di 10 centesimi a carico dei residenti e che ci sarebbero state difficoltà a omologare da parte dell’Ats menu a base di casoncelli e di salumi. Ha replicato il sindaco Andrea Capelletti: «I menu comprendono anche cibi che vengono dalle aziende del distretto agricolo della Bassa Bergamasca: sono prodotti di qualità, senza fosfati e sono componenti di menu variegati e controllati».

Il Piano del diritto allo studio di Covo prevede fondi anche per l’acquisto del materiale didattico, per i progetti della didattica, per le spese per i prodotti della pulizia, per i medicinali e per le utenze scolastiche. 161 mila euro sono destinati al sostegno educativo di alunni diversamente abili: 6 nella scuola materna, 13 nella scuola elementare e media e 4 nella scuola superiore. Infine ci sono 4.500 euro per i premi al merito scolastico riservati ai diplomati delle scuole medie inferiori e superiori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA