Roberta, parla la madre: «Mi ha detto: sto bene. Ma troppe cose sono strane»
LA RICOSTRUZIONE: La telefonata con la figlia ritrovata lunedì. «Sembrava confusa, tanto che le ho scritto in dialetto». In un anno a Bergamo 392 scomparse, ma l’82% si ritrova.
«Ho sentito la sua voce: era lei, ma sembrava davvero strana. Parlava quasi biascicando, era come sotto ricatto. Ha detto, sempre in modo confuso, che è stata 15 giorni in vacanza e che ora è a casa di un nuovo fidanzato. E di non cercarla più perché non è scomparsa. Ma sono troppe le cose che non tornano». A parlare è Eliana Pedruzzi, la mamma di Roberta Cortesi, la 36enne di Osio Sotto a Madrid per lavoro e che non ha dato notizie di sé per 17 giorni, dal 25 novembre alla sera di lunedì 11 dicembre quando, tramite l’ambasciata italiana a Madrid, sua sorella Alessandra è riuscita a parlare con lei al telefono.
Ha registrato la telefonata e l’ha poi condivisa con la mamma e con l’avvocato Luca Gambirasio, che segue quest’ultima. Martedì 12 dicembre pomeriggio, poi, la mamma è riuscita a parlare brevemente con la figlia: «Ha riferito di stare bene, non ha spiegato dove sia stata in questi 15 giorni e ha confermato di aver perso il telefono», sottolinea il legale. Ovviamente la famiglia non crede a tutto questo e vorrebbe vederci chiaro, ma Roberta è maggiorenne e vaccinata, come si dice, e può anche decidere di non spiegare dove ha trascorso il periodo in cui nessuno è riuscito a contattarla e non si è più presentata al lavoro. «I nostri numeri li sa tutti a memoria – si chiede la mamma Eliana – ed è sempre stata una persona precisa: dunque com’è possibile che, anche senza il suo telefono, non ci abbia contattati? Prima della scomparsa era stata tre giorni a Gibilterra e mi aveva regolarmente avvisato e scritto. Perché mai sarebbe andata in vacanza senza dirmi nulla? Non ha senso».
Un nuovo fidanzato, i timore della mamma
Sia durante la chiamata con la sorella dell’altra sera sia con quella alla madre di martedì pomeriggio era presente anche l’uomo, forse sudamericano, che Roberta ha riferito essere il suo nuovo fidanzato. La madre, temendo che la figlia non sia libera di risponderle, ha provato anche a scriverle su Whatsapp in dialetto bergamasco: «Ta crède mia: ma ta par? Te facc ’na bröta fì?» («Non ti credo: ti pare? Sei finita in un brutto giro?»). Ma non ha ottenuto nessuna risposta, se non generici: «Ci sentiamo domani»; «Ti richiamo»; «Buonanotte». Dunque, se anche se Roberta è stata ritrovata, è altrettanto vero che restano diversi aspetti tutt’altro che chiari. Ieri i famigliari non hanno saputo, per esempio, se la polizia spagnola, che l’ha cercata con l’Interpol, se Roberta sia stata o meno sentita e se almeno a loro abbia spiegato qualcosa in più sull’accaduto.
A Bergamo 392 persone denunciate per scomparsa in un anno
La trentaseienne si è tra l’altro messa in contatto con i famigliari proprio nella «Giornata mondiale delle persone scomparse», che cade proprio il 12 dicembre. Secondo i dati del commissario straordinario del governo per le persone scomparse, nei primi sei mesi di quest’anno le denunce di scomparsa sono state a Bergamo 167, in calo rispetto alle 188 del primo semestre 2022. Nella maggior parte dei casi si è trattato di allontanamenti volontari: il 75%, pari a 126 persone, sono state poi ritrovate, di cui 5 decedute, mentre 41 sono rimaste da cercare. Nei primi sei mesi del 2022 erano state ritrovate 151 persone. In tutto l’anno scorso nella Bergamasca sono state sporte 392 denunce di scomparsa, pari al 13% del dato regionale (che è di 2.988 denunce): 322, ovvero l’82%, è stato ritrovato. Come il quattordicenne che vive nella Bassa, sparito dopo essere uscito da scuola: i genitori avevano sporto denuncia in questura, ma è stato per fortuna ritrovato poco dopo nel Milanese.
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