«Qui il fango è ormai solidificato». Gli alpini attivano raccolta fondi
GLI AIUTI . I bergamaschi a Sant’Agata: domani rinforzi da Dalmine e Seriate. Il presidente Sonzogni: «Restiamo fino a quando sarà necessario».
Il fango che si sta solidificando è ormai il principale problema con il quale hanno a che fare i tanti volontari che, giunti da tutta Italia, stanno lavorando per aiutare le popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione. Tra loro anche la colonna mobile della Protezione civile di Bergamo, impegnata a Sant’Agata sul Santerno, nel Ravennate, tra i paesi più colpiti dalle inondazioni.
«La situazione sta un po’ migliorando – sottolinea il responsabile del servizio di Protezione civile della Provincia Renato Righetti – anche se la popolazione locale è ancora in grande difficoltà, in particolare ora per l’aspetto logistico della rimozione dei tanti detriti che sono presenti sulle strade: mobili, elettrodomestici, suppellettili e quant’altro, che deve essere portato via. Anche a questo stanno lavorando i nostri volontari da Bergamo, oltre a rimuovere il tanto fango che si sta solidificando: per questo sono fondamentali mezzi come le minipale». Il materiale di scarto viene caricato sui camion dai volontari e dovrà essere poi portato in appositi centri di raccolta e da lì smaltito: di questo aspetto si sta occupando la compagnia regionale romagnola che gestisce la raccolta dei rifiuti.
Una volta finita l’emergenza saranno da sistemare gli alvei dei fiumi e rimediare ai tanti danni
Giovedì è previsto l’arrivo di altri due gruppi di protezione civile in supporto alla quindicina di volontari già sul posto da settimana scorsa: agli alpini, a «Orobie Soccorso» e all’Antincendio boschivo di Castelli Calepio si affiancheranno sette, otto volontari dei gruppi intercomunali di Dalmine-Zingonia e di Seriate. La permanenza di ciascun volontario è di quattro, cinque giorni al massimo, poi avviene il cambio. Da giovedì i bergamaschi presenti saranno dunque oltre venti. Alloggiano per la notte tutti all’interno di scuole, messe a disposizione dai Comuni della zona. Ancora non si sa quando la missione terminerà: lo stabilirà la Regione Lombardia, cui fa capo la colonna mobile della nostra provincia, in accordo con la Regione Emilia Romagna. Attualmente la permanenza programmata è di 15-20 giorni.
Intanto, l’Associazione nazionale alpini di Bergamo ha attivato una raccolta di fondi in favore degli alluvionati. Martedì il presidente della sezione di Bergamo Giorgio Sonzogni ha informato tutti i colleghi capigruppo, consiglieri e coordinatori della Bergamasca: «Le “tute gialle” con la penna nera, tra cui molti dei nostri volontari, lavorano per arginare acqua e fango che hanno invaso le abitazioni e le aziende – ha scritto –. La situazione nella zona è particolarmente complicata e le squadre di Protezione civile dell’Ana continueranno a operare sino a quando sarà necessario. Una volta cessata l’emergenza, però, sarà importante avviare una imponente operazione sia per ripristinare condizioni di sicurezza dell’alveo dei fiumi, sia, soprattutto, per rimediare alle devastazioni causate dalla massa di acqua e fango che ha travolto abitazioni e aziende. Per questo è stato deciso di promuovere una raccolta specifica di fondi a cui potrete contribuire direttamente».
Anche 4 vigili del fuoco di Bergamo a Ravenna per il movimento terra e con i droni
È stato diramato l’Iban della Bper Banca (filiale di via Borgo Palazzo 135, alla Clementina ): IT42E0538711111000042568245. La causale: «Alluvione Emilia Romagna». Anche i vigili del fuoco di Bergamo proseguono il loro lavoro nelle zone alluvionate. Sono rimasti in Romagna quattro pompieri di Bergamo, operativi nella zona di Ravenna, due dei quali impegnati nel movimento terra per rimuovere il tanto fango ancora presente e gli altri due esperti nell’utilizzo dei droni. Anche per loro la missione – gestita dai colleghi della zona – proseguirà perlomeno per tutta la prossima settimana.
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