Picchia l’arbitro che ha espulso suo figlio: denunciato
Palosco. Tre giorni di prognosi per il giovane direttore di gioco.L’aggressione a fine partita, terminata 3-1 per il Seriate.
Il fischio finale, gli animi che si scaldano, gli insulti e un’invasione di campo dalle conseguenze violente e inverosimili. Doveva essere una «normale» partita tra ragazzi, quella giocata domenica mattina a Palosco, ma sul finale – anzi, a risultato già dichiarato e calciatori pronti a tornare negli spogliatoi – si è trasformata in un far west che culminerà – anche – per vie legali.
Succede che la squadra Under17 dell’Oratorio Palosco si trovi a disputare in casa la partita contro l’Aurora Seriate 1967. Il gioco inizia alle 10, segue i suoi schemi e non mancano i soliti attimi di frizione, tra punizioni e rimesse in campo. La partita termina 1-3, vince il Seriate ed è allora, quando il giovane arbitro fischia la fine, che il campo sportivo di Palosco da terreno di gioco diventa terra di insulti e violenza. Stando al racconto degli spettatori che hanno assistito increduli alla scena, tutto sarebbe iniziato con alcuni giocatori del Palosco che avrebbero iniziato a inveire contro l’arbitro. Uno in particolare avrebbe usato frasi forti, ricevendone in risposta il cartellino rosso.
È a quel punto che un uomo, il padre del giocatore espulso, è sceso dalle tribune ed è entrato in campo, sferrando un pugno in faccia all’arbitro. «E non sarebbe finita lì – è il racconto di un altro genitore che era al campo per assistere al match –. L’arbitro è riuscito infatti a sottrarsi a quell’uomo che ha poi tentato di inseguirlo: è scappato nello spogliatoio». L’arbitro, che ha poi denunciato il suo aggressore, ha riportato contusioni al volto che i medici dell’ospedale di Seriate dove si è rivolto hanno giudicato guaribili in 3 giorni.
«È un gesto da condannare, senza giustificazione, dal quale la nostra società prende le distanze in maniera ferma e decisa» fanno sapere dalla dirigenza del Palosco. Questi episodi purtroppo non sono così rari: lo scorso 22 gennaio a Nese, il match tra Oratorio Alzanese e Tritium, gara valevole per gli ottavi di finale del Trofeo Cassera (categoria Under 16), ha visto una rissa tra diversi calciatori, ma anche l’invasione di campo da parte di alcuni genitori. Un fatto condannato del Comitato Regionale Lombardia.
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