«Perparim era un padre buono e generoso»
MARTINENGO. Una famiglia distrutta quella del 57enne morto sul lavoro nel Piacentino: «Sempre sorridente».
È una famiglia distrutta, che ancora non riesce a capacitarsi di quanto accaduto, quella di Perparim Tafa, il carpentiere 57enne di origini albanesi residente a Martinengo, vittima giovedì pomeriggio di un infortunio mortale mentre lavorava in un cantiere di Piacenza. Ieri nella casa di via Ambrogio da Martinengo, al civico 12, dove l’uomo abitava con la moglie Silvana e una delle due figlie, c’è stato l’andirivieni continuo di amici e conoscenti, commossi nel portare parole di conforto ai familiari. Ad accoglierli, la moglie e le figlie. «Perparim era un marito e padre generoso – ha detto visibilmente commossa la moglie Silvana –, caratteristiche che gli venivano riconosciute anche da quanti hanno avuto la possibilità e la fortuna di conoscerlo».
Originario della capitale Tirana, in Italia era arrivato con alcuni parenti nel 1997, raggiunto poi dalla moglie e dalle due figlie nel 2002, trovando casa a Martinengo, la stessa dove tuttora la famiglia Tafa abita. In Albania vive ancora la mamma Nurie di 79 anni e il fratello di 56: entrambi sono arrivati venerdì sera a Martinengo. Giovedì mattina il carpentiere è partito per Piacenza dove da una decina di giorni aveva iniziato a lavorare, in un cantiere nella zona della Besurica. Qui alle 15 si è consumata la tragedia. Stando a una prima ricostruzione, sembra che l’operaio stesse lavorando alle pareti delle fondamenta di una villetta, quando ci sarebbe stato un improvviso movimento del terreno, che ha spostato una doppia parete in cemento armato del peso di diversi quintali, finita addosso al carpentiere, deceduto sul colpo.
Venerdì i familiari hanno riferito che la salma è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria nell’obitorio dell’ospedale di Piacenza, in attesa che venga effettuata l’eventuale autopsia. «Per riavere Perparim – ha fatto sapere un familiare – dovremo aspettare ancora qualche giorno, poi organizzeremo il funerale e la tumulazione qui a Martinengo». Per via del lavoro che faceva da anni, Perparim Tafa era molto conosciuto nel suo ambiente, avendo collaborato con diversi imprenditori edili non solo della zona: «Avevamo con un noi una persona generosa, disponibile con tutti, che non ha mai negato una sorriso e una parola a chiunque – hanno ricordato alcuni amici -, che ora ci mancherà tantissimo».
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