Pericoli per i viaggiatori: di notte a Romano chiude la sala di attesa della stazione
Gli spazi saranno inaccessibili al pubblico dalle 22 alle 6. La comunicazione di Rfi dopo la sollecitazione del sindaco. È dibattito sui social.
Gli spazi aperti al pubblico, compresa la sala di attesa, nella stazione di Romano, resteranno chiusi tutti i giorni dalle 22 alle 6. Il provvedimento è stato messo in atto da Rete ferroviaria italiana senza che il sindaco fosse costretto a una specifica ordinanza comunale. Il primo cittadino, Sebastian Nicoli, aveva scritto a Rfi evidenziando la necessità di una limitazione all’accesso della stazione nelle ore notturne per ragioni di sicurezza e di igiene. Questo, dopo le lamentele che erano giunte in Municipio da parte di alcuni viaggiatori che segnalavano la presenza di persone senza fissa dimora che bivaccavano di notte negli spazi della stazione. La richiesta di chiusura era stata presentata a Rfi e per conoscenza alla Polfer e alla Prefettura di Bergamo.
Nella sala di attesa della stazione di Romano sono accaduti in passato episodi spiacevoli, tra cui quello relativo a un pendolare aggredito e malmenato da un senza fissa dimora che si trovava nella sala perché il viaggiatore aveva cercato di aprire una finestra per arieggiare il locale.
Il sindaco Nicoli aveva così scritto a Rete ferroviaria italiana chiedendo la chiusura notturna della sala di attesa e, pur dichiarando la massima disponibilità a collaborare con l’azienda ferroviaria, aveva preannunciato anche la possibile emanazione di una ordinanza sindacale in merito. La risposta ufficiale da parte di Rfi non era mai arrivata, ma in concreto il messaggio pare sia stato recepito con questo provvedimento di chiusura. Così, nella stazione di Romano, è stata affissa una comunicazione di Rfi che riporta gli orari di apertura e chiusura della sala di attesa dalle 22 alle 6.
Afferma il sindaco: «Da Rfi non abbiamo avuto riscontro alla nostra richiesta, ma adesso la guardia giurata che passa per i controlli chiuderà e aprirà il locale negli orari previsti». In merito alla questione della chiusura della sala di attesa della stazione, dopo il sollecito del sindaco a Rete ferroviaria italiana, da parte dei consiglieri comunali della Lega Lista Salvini e delle liste civiche di Luciano Dehò e di Michele Lamera, era stata presentata una mozione urgente. La mozione impegnava il sindaco a farsi portavoce presso Rfi per «garantire ordine, decoro, sicurezza e legalità nella stazione» e in caso di non riscontro o di risposta negativa alla richiesta di chiusura notturna della sala di attesa, di adottare tutti i provvedimenti previsti dalle normative.
Sulla chiusura notturna del locale e degli spazi aperti al pubblico nella stazione si è animato un dibattito anche sui social locali, con post che sostenevano l’urgenza della chiusura notturna immediata della sala di attesa e l’allontanamento dei senza fissa dimora presenti, mentre altri ritenevano che tale misura avrebbe creato ulteriori problema e che non si potevano lasciare delle persone in balia delle gelate notturne.
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