Patenti lumaca, in arretrato 7 mila esami
«Da febbraio 600 in più al mese»

I vertici della Motorizzazione alle autoscuole: «Rinforzi in prestito e dalle graduatorie di enti». I parlamentari Carnevali (Pd), Belotti e Pergreffi (Lega) sollecitano incontro col prefetto e concorsi «territoriali».

Settemila esami di guida arretrati, con tempi di attesa tra i 4 e i 5 mesi. Sono i numeri «freschi» - aggiornati all’8 gennaio - dell’«emergenza» Motorizzazione dati ieri da Giorgio Callegari, direttore generale territoriale del Nord Ovest, alla sessantina di titolari di autoscuole (in rappresentanza di 90 attività sulle 120 presenti in tutta la provincia) che ha partecipato all’incontro organizzato a Treviglio dalla segreteria provinciale Unasca (Unione nazionale autoscuole) per fare il punto sulla situazione dell’Umc di Bergamo. Un vertice molto partecipato perché oltre che di problemi (ben noti) si è parlato anche di soluzioni.

I numeri

Lo stesso Callegari (affiancato dal direttore dell’Umc2 Bergamo-Lecco-Como Giancarlo Casarini), infatti, si è preso come impegno di portare i 1.400 esami di guida di gennaio a 2 mila al mese, almeno da febbraio a giugno. Come sarà possibile aumentare il «carico» di 600 esami in più al mese con la canonica carenza di organico che affligge gli uffici di via Martin Luther King, ridotto a 39 dipendenti (più due nuovi ingegneri che arriveranno il 3 febbraio, assunti con l’ultimo concorso anziché i sei attesi)? Due le strade prospettate per tamponare l’emergenza: operatori in prestito dalle province vicine per le aree di confine (ad esempio da Lodi per la Bassa) e da Roma per una «full immersion» di una settimana. Sul lungo periodo, invece, si torna a parlare di attingere dalle graduatorie di altri enti (Comuni, Provincia, Ats, Università), per verificare la disponibilità di diplomati e laureati a ricoprire (dopo l’opportuna abilitazione) il ruolo di esaminatore in Motorizzazione. «Siamo molto soddisfatti dell’incontro e delle rassicurazioni ricevute dalla Dgt Nord Ovest che ha dimostrato forte disponibilità, per risolvere un problema che crea un forte danno a cittadini e imprese», commentano il segretario provinciale Unasca Antonio Fallarino e il vice Massimo Flaccadori (sostenuti nelle richieste dal segretario nazionale Emilio Patella) sollecitando anche la politica a mantenere alta l’attenzione sulla questione.

Le azioni

All’incontro di ieri, infatti, hanno preso parte anche la deputata Elena Carnevali (Pd) e i parlamentari della Lega Simona Pergreffi e Daniele Belotti, che hanno assicurato di attivarsi per chiedere al prefetto un incontro con gli enti pubblici «per sensibilizzare sulla conoscenza del problema, mettere a disposizione gli elenchi e favorire soluzioni». «Bergamo – interviene Carnevali – rappresenta una delle sedi su cui è necessario intervenire per garantire un servizio ordinato ed efficiente, smaltire i considerevoli arretrati e dare una strutturalità solida per il futuro». Ricordando le azioni in essere: «Insieme al viceministro al Mef Antonio Misiani e al direttore generale del personale del Mit nei giorni scorsi abbiamo fatto il punto e sollecitato Aran (l’Agenzia per la rappresentanza negoziale), evidenziando la gravità dei problemi della sede di Bergamo». Si sta anche lavorando affinché gli addetti che hanno già fatto i corsi di formazione (circa 100 persone di cui 40 per Umc 2 e tre persone per la sede di Bergamo) possano essere riconosciuti come «assistenti» e quindi essere esaminatori, collocabili tramite una convenzione. «Un passaggio “orizzontale“ di cambio di qualifica interno possibile attraverso l’intervento di Aran – spiega Carnevali –. Altrimenti, una via più impervia è la modifica del Codice della strada, con un emendamento al decreto Milleproroghe». Che Belotti dice di avere già pronto (dopo l’approvazione del suo Odg proprio per rendere operativi come esaminatori i funzionari abilitati). Per lui e Pergreffi un altro punto decisivo «è rendere i concorsi regionali e provinciali, perché finché resteranno centralizzati gli ingegneri continueranno a scegliere il Sud, come con l’ultimo concorso, quando dei 43 attesi nel Nord Ovest ne sono arrivati solo venti, di cui due, anziché sei, a Bergamo».

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