Otto supermercati in 5,6 km: la spesa a Caravaggio e Treviglio è fuori porta

Territorio. Sei punti vendita attivi lungo l’ex statale 11, due sono in arrivo insieme ad altri maxi store. Ma i negozianti locali non temono ripercussioni: a chi lavora sulla qualità non preoccupa questa evoluzione.

Ci sono tutte le condizioni per ribattezzarla la «strada dei supermercati», almeno nel tratto di 5,6 chilometri della ex statale 11 da Caravaggio a Treviglio, dove si contano sei attività commerciali con vendita alimentare di media superficie. La strategia di concentrazione dei punti vendita appare studiata dagli operatori, come se le catene si rincorressero in una gara senza fine, per aprire sempre più medie strutture vicino a quella dei concorrenti. Un orientamento che negli ultimi anni, si è intensificato capace di generare la guerra della concorrenza, con cambiamenti continui e repentini dei flussi di utenza, alla ricerca del migliore rapporto qualità prezzo. Attualmente sono sei i supermercati con superficie superiore ai 250 metri quadrati distribuiti lungo il tratto della sp 11 preso in considerazione, dall’Md situato nella zona estrema nord caravaggina, alla rotatoria trevigliese del monumento al trattore Same: a Caravaggio troviamo Iperal, Carrefour, Lid e Md, a Treviglio Italmark e Unes 2. Ne sono però in arrivo altri due, entrambi a Treviglio: l’Esselunga nell’area dell’ex hotel «La lepre», in fase di demolizione, e Famila poco più a nord, in prossimità della rotaria di viale Carlo Porta. Dunque fra poco tempo, otto supermercati saranno concentrati lungo un percorso di 5,6 chilometri, con una media di uno ogni 700 metri.

«Investimento sul territorio»

Uno scenario così valutato da Gabriele Anghinoni, presidente dell’associazione «Commercianti trevigliesi»: «Penso che non tutto il male vien per nuocere. L’arrivo di grossi gruppi , non solo nella grande distribuzione organizzata come sta succedendo a Treviglio, può avere anche una chiave di lettura positiva, nel senso che se grossi player si muovono e investono in un territorio come il nostro - sostiene Anghinoni - vuol dire che stiamo crescendo sia a livello di numeri, di persone e di potere di spesa. Nel mio piccolo ho sempre pensato che i grandi marchi non siano sprovveduti, ma prima di fare determinate operazioni studiano il territorio. I negozi vanno sempre di più verso una specializzazione pura e chi lavora nella qualità non deve di certo temere queste cose. Io sono positivo, quindi questa situazione bisognerebbe cercare di farla diventare un’opportunità piuttosto che una minaccia».

«Il medio punto vendita fa competizione sui prezzi, quindi attira l’utenza, ma a discapito del rapporto umano che invece caratterizza l’attività di un negozio»

Va ricordato che a Treviglio, al di fuori della ex statale 11, sono presenti, oltre all’Iper Coop del Centro commerciale, altri otto supermercati: Aldi, Unes, Cfl, Coop 2, Crai, Lidl, Md ed Eurodspin. A Caravaggio altri due punti vendita di media superficie: Eurospin, quest’ultimo sempre sulla sp 11 ma nella parte estrema sud, e Buongiorno. Condivisa l’opinione sulla presenza dei nunerosi supermercati da parte di alcuni commercianti dell’associazione «Caravaggio Viva»: «L’arrivo dei supermercati ha indubbiamente rovinato l’attività dei negozi sotto casa, ma questo andamento è iniziato già nel 2008. Di certo è che il medio punto vendita fa competizione sui prezzi, quindi attira l’utenza ma a discapito del rapporto umano che invece caratterizza l’attività di un negozio, dove si fa credito e si garantiscono servizi. Con il passare del tempo le grandi distribuzioni si mangeranno l’una con l’altra, e i negozi avranno la loto rivincita, possibile però se i futuri gestori si adegueranno accrescendo la loro specializzazione e le conoscenze tecnologiche».

© RIPRODUZIONE RISERVATA