Osio Sopra, le mamme dei bimbi ancora gravi: «Viviamo lo stesso incubo»

L’incidente Il maschio al Niguarda e la femmina al Buzzi di Milano, di 4 anni, restano in Terapia intensiva. All’ospedale Papa Giovanni XXIII trasferito in reparto il piccolo di 6 anni.

Si stanno facendo forza a vicenda, sentendosi ogni giorno al telefono, le mamme dei due alunni di 4 anni, una femmina e un maschio, che lunedì, alla scuola dell’Infanzia San Zeno di Osio Sopra, sono rimasti più gravemente ustionati dalla fiammata partita dal braciere alimentato con bioetanolo acceso per cuocere dei marshmallow.

«Stiamo vivendo lo stesso incubo – spiega la mamma del bambino di 4 anni – purtroppo, per motivi logistici, i nostri figli sono stati portati in ospedali diversi. Sarebbe stato meglio essere vicine, ma almeno ci sentiamo al telefono tutti i giorni». Il maschio, di Osio Sotto, è infatti ricoverato al Niguarda di Milano, la femmina, di Osio Sopra, al Buzzi: entrambi si trovano ancora in prognosi riservata nei reparti di Terapia intensiva. Entrambe le mamme lunedì, dopo l’incidente a scuola, erano salite in eliambulanza insieme ai loro figli e, da allora, sono praticamente rimaste sempre accanto a loro, cercando poi di farsi forza l’una con l’altra. Si conoscono da tempo, perché entrambe hanno altri figli che hanno frequentato in passato la San Zeno: «Io ho altri due maschi – racconta ancora la mamma del bambino – e tutti quanti sono stati in questa scuola. È praticamente dieci anni che la frequentiamo, per noi era una seconda casa. Non so come abbiano potuto permettere che succedesse quanto accaduto ai bambini che gli avevamo affidato».

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Le indagini

Nessun commento viene per ora rilasciato alla notizia che mercoledì, per l’incidente verificatosi alla San Zeno, la Procura ha iscritto nel registro degli indagati per il reato di lesioni colpose gravissime (procedibile solo a querela di parte) uno dei tre genitori volontari che si trovavano intorno al braciere insieme ai bambini: si tratta di colui che avrebbe materialmente versato il bioetanolo sul braciere acceso per cuocere i marshmallow, facendo così scaturire la fiammata che ha investito gli alunni. Ora l’attenzione dei genitori dei due bambini che hanno riportato le ustioni peggiori è esclusivamente rivolta alla loro salute.

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