Osio piange Mariaurora: 15 anni di sorrisi e amicizie
IL LUTTO. Aveva una grave disabilità. Fin dalla materna, un legame forte con i compagni di scuola che passavano a trovarla a casa. Il legame con la comunità.
A volte un sorriso vale molto più di mille parole. Lo sa bene la famiglia di Mariaurora Todisco, 15 anni di Osio Sopra, che a causa di una grave disabilità diagnosticata pochi mesi dopo la nascita, comunicava con i suoi grandi sorrisi e gli occhioni eloquenti. Purtroppo, a causa della malattia e dell’aggravarsi del suo stato di salute, dopo un mese trascorso in ospedale, Mariaurora nelle scorse settimane era tornata a casa in condizioni critiche. Giovedì, nonostante gli sforzi profusi, i suoi occhi sorridenti si sono chiusi per sempre, lasciando nel dolore una comunità intera.
«Aurora era una bambina davvero solare – la ricorda con affetto la zia, Michela Lucchetti –. Si faceva capire grazie ai suoi sorrisi, con cui trasmetteva tanto a tutti»
«Aurora era una bambina davvero solare – la ricorda con affetto la zia, Michela Lucchetti –. Si faceva capire grazie ai suoi sorrisi, con cui trasmetteva tanto a tutti». Figlia unica, era amata in famiglia e viveva con mamma Donatella Lucchetti, che le è rimasta vicina fino all’ultimo. «Un ultimo atto di amore, quello di mia sorella – prosegue la zia –, che ha deciso, una volta dimessa dall’ospedale, di tenerla a casa con sé». Un atto materno di grande forza, in un momento di estremo dolore.
La disabilità non aveva impedito a Mariaurora, crescendo, di stringere amicizie e legami profondi
La notizia della scomparsa di Mariaurora in questi giorni ha fatto il giro di Osio Sopra. In molti la conoscevano e hanno voluto esprimere vicinanza alla famiglia della quindicenne, a mamma Donatella con Diego, a papà Giancarlo, ai nonni Rocco e Lucia, e a tutti i parenti. Alla famiglia della giovane si erano legati, in questi anni, anche gli studenti dell’istituto comprensivo. La disabilità, infatti, non aveva impedito a Mariaurora, crescendo, di stringere amicizie e legami profondi. Prima alla scuola materna parrocchiale, che aveva frequentato da piccola, e poi con gli alunni delle scuole elementari e delle medie di Osio Sopra, che invece la raggiungevano direttamente a casa, dove la giovane studiava grazie a un insegnante di sostegno e a un assistente educatore. Se infatti le difficoltà legate alla malattia non le permettevano di uscire spesso per conoscere il mondo, era il mondo a raggiungerla all’interno di un ambiente più protetto, come quello domestico.
Adorava la musica
Nell’ambito di un progetto avviato in collaborazione con l’Istituto comprensivo, a turno alcuni gruppi di studenti si recavano da Mariaurora per trascorrere del tempo insieme e divertirsi a ritmo di musica. «Adorava la musica – racconta ancora la zia –. Le metteva davvero tanta allegria, specie quella latino americana: quando mia sorella faceva partire una canzone lei cominciava a muoversi tutta, agitando le gambe. Era il suo modo di ballare e di farci sapere che era contenta». Ma il tempo che i compagni di scuola, soprattutto quelli di terza media – la classe che stava frequentando – le dedicavano non si limitava alle ore prettamente scandite dalla didattica. «Alcuni passavano da casa anche dopo la scuola, per venire a trovare Aurora e Donatella – conclude la zia –. È uno dei regali più belli che potessero farle».
Venerdì pomeriggio, nell’abitazione di via XXV Aprile, si è tenuta la veglia di preghiera guidata dal parroco di Osio Sopra, don Matteo Perini. Un momento di raccoglimento cui non hanno voluto mancare gli studenti di terza media: hanno salutato per l’ultima volta Mariaurora e le hanno lasciato lettere e biglietti in cui hanno raccolto alcuni pensieri di affetto. Non mancheranno nemmeno oggi pomeriggio al funerale: «I ragazzi hanno espresso il desiderio di lanciare dei palloncini bianchi sul sagrato della chiesa al termine della funzione – fanno sapere in paese –. Ne faranno volare in cielo undici, poiché undici sono stati gli anni che i ragazzi hanno trascorso in compagnia di Mariaurora. I gruppi si sono modificati nel tempo, dato che nei vari ordini scolastici la composizione delle sezioni è cambiata, ma Mariaurora è entrata nel cuore di ciascuno di loro, lasciando sorrisi e allegria». Nella parrocchiale di San Zenone, sabato 18 gennaio alle 14,30, ci sarà anche il Coretto dell’oratorio, che accompagnerà la celebrazione delle esequie. Un ultimo saluto a Mariaurora e poi lo sguardo verso il cielo, cercando il suo sorriso tra i raggi del sole.
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