Omicidio di Pontirolo, il cane «Cooper» trova la pistola dietro al capannone

IL DELITTO. I carabinieri sono tornati alla Db Car con le Unità cinofile, i droni e i metal detector nella giornata del 30 dicembre dopo l’uccisione di Roberto Guerrisi di sabato scorso. L’arma era in una cabina elettrica nella strada dietro il capannone.

È stata ritrovata nel pomeriggio di lunedì 30 dicembre la pistola che potrebbe essere stata utilizzata per uccidere Roberto Guerrisi, 48 ore dopo il delitto avvenuto sabato scorso a Pontirolo. La vittima, 42 anni, di Boltiere, si era presentato alla concessionaria di via Bergamo per difendere la figlia, che aveva denunciato il nipote del presunto assassino, Rocco Madaffari, per maltrattamenti.

I carabinieri di Treviglio, coadiuvati dai Vigili del fuoco, sono tornati alla Db Car con le Unità cinofile, i droni e i metal detector nella giornata del 30 dicembre proprio per trovare l’arma del delitto. Nel corso della perquisizione intorno alla DB Car, teatro dell’omicidio, è stata rinvenuta una pistola semiautomatica di piccolo calibro che potrebbe essere compatibile con quella utilizzata dal presunto autore dell’omicidio di Roberto Guerrisi.

Fondamentale il cane «Cooper»

Per la sua individuazione è stato determinante l’impiego di «Cooper», il cane addestrato nella ricerca di armi ed esplosivi del Nucleo Cinofili Carabinieri di Casatenovo (Lecco) che, insieme a una dozzina di Carabinieri, da questa mattina ha setacciato la zona fino al rinvenimento della pistola semiautomatica che era stata nascosta, avvolta in panno, nella canalina di una cabina elettrica in costruzione sulla parte posteriore esterna del capannone: su di essa saranno disposti nei prossimi giorni i necessari accertamenti di laboratorio al fine di accertarne la compatibilità con il delitto in esame, la provenienza, nonché il suo eventuale coinvolgimento in altri eventi criminosi.

Approfondisci l'argomento sulla copia digitale de L'Eco di Bergamo

© RIPRODUZIONE RISERVATA