Omicidio di Martinengo, Caryl Menghetti potrà affrontare il processo
LA DECISIONE. I periti del tribunale hanno accertato che la donna ha la capacità di affrontare l’iter processuale. La donna uccise il marito a coltellate il 25 gennaio scorso.
Caryl Menghetti, la donna che il 25 gennaio uccise il marito Diego Rota nella loro villetta di Martinengo , può affrontare il processo, che inizierà il 12 luglio. La capacità di stare in giudizio è stata accertata dai periti del tribunale, che entro una decina di giorni visiteranno nuovamente la donna per rispondere al secondo quesito: se la 45enne, al momento dei fatti, fosse capace di intendere e di volere. Entro fine giugno si attende la risposta che riveste una particolare importanza per il futuro della donna. Anche la difesa ha nominato un proprio consulente: lo psichiatra Marco Garbarini.
Il giorno in cui poi si è consumata la tragedia, lui l’aveva accompagnata all’ospedale di Treviglio, dove era stata visitata, anche in Psichiatria, e poi dimessa con la prescrizione di alcuni farmaci. Pare che sia stato proprio il marito a chiedere di poterla riportare a casa. Poi, verso le 23.30, la tragedia in camera dal letto, mentre la figlioletta di cinque anni dormiva nella camera vicina.
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