Non solo light, ma cannabis vera: a Treviglio negozio chiuso e due arresti

Il blitz. In azione il commissariato e la Mobile in un punto vendita di via Cavour. Sequestrati oltre 700 grammi di droga. Sarà chiesta la revoca della licenza.

Ufficialmente nel suo negozio si vendeva la cosiddetta cannabis light, che è legale. In realtà all’interno di «Wake&Bake», aperto da alcuni anni in via Cavour a Treviglio, la Polizia ha trovato anche droga vera e propria: 700 grammi tra marijuana e hashish, destinati anche questi – secondo le accuse – alla vendita al dettaglio. Così martedì mattina il gestore del negozio, un trentunenne di Lurano, è finito in manette.

Stessa sorte per l’inquilino dell’appartamento sovrastante, dove sono stati trovati 400 dei 700 grammi di droga sequestrati (il resto era nel negozio): anche lui, 25 anni, di Treviglio, è stato arrestato in un’operazione congiunta che ha visto in azione gli agenti del commissariato di piazza del Popolo e gli uomini della Squadra mobile della questura. Il controllo è scattato nell’ambito di una serie di controlli nella regolarità della merce posta in vendita in questo genere di attività commerciali. Una perquisizione di iniziativa della polizia di Stato, che martedì mattina ha raggiunto il negozio di via Cavour, lungo la circonvallazione interna di Treviglio e dunque a pochi passi dal centro, ed effettuato i controlli del caso. Ora la polizia ha chiesto al Comune di revocare la licenza commerciale. Nel negozio sono stati trovati i primi 300 grammi di droga tutt’altro che light: immediato il sequestro e l’arresto del gestore del negozio, tra l’altro già noto alle forze dell’ordine per specifici reati. A quel punto i poliziotti hanno deciso di estendere la perquisizione anche all’abitazione situata al piano superiore del negozio, di proprietà del trentunenne di Treviglio ma in uso, oltre che a lui, anche allo stesso titolare del negozio sottostante. Anche in questo caso la perquisizione ha dato esito positivo: nel frigorifero della casa sono stati infatti trovati e sequestrati gli altri 400 grammi di droga, tra hashish e marijuana, oltre a materiale per il confezionamento della droga.

Nel negozio sono stati trovati i primi 300 grammi di droga tutt’altro che light: immediato il sequestro e l’arresto del gestore del negozio, tra l’altro già noto alle forze dell’ordine per specifici reati. Ora la polizia ha chiesto al Comune di revocare la licenza commerciale

L’analisi dello stupefacente ha confermato trattarsi non di droga leggera, dunque vendibile all’interno del negozio «Wake&Bake», e sono scattati sequestro e arresti. Mercoledì i due sono comparsi in tribunale a Bergamo per il processo per direttissima. Il trentunenne titolare del negozio ha soltanto riferito di usare marijuana per motivi medici, poi si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il pm ha chiesto gli arresti domiciliari, mentre il suo legale, l’avvocato Luca Bosisio, la non convalida dell’arresto e la liberazione in subordine a una misura più blanda. Mentre il venticinquenne, difeso dall’avvocato Rosa Fusco, ha detto di fare il manutentore in una casa di riposo e assumere saltuariamente marijuana e hashish. Sui fatti si è avvalso della facoltà di non rispondere, dicendo solo: «Sono dispiaciuto, chiedo scusa per questo sbaglio». Per lui il pm aveva chiesto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria perché incensurato. Il giudice Andrea Guadagnino ha convalidato i due arresti: il negoziante è stato posto ai domiciliari; obbligo di firma per il venticinquenne.

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