No alla tregua fiscale per le multe stradali: la scelta di Bonate Sotto e Ghisalba

Condoni. I due Comuni bergamaschi non aderiscono allo stralcio concesso dal governo. La motivazione: «Sarebbe un segnale di resa ai contribuenti onesti».

Non ci sarà nessuna tregua tributaria, a Ghisalba. Le cartelle esattoriali non verranno pertanto rottamate secondo le modalità previste dalla Legge di Bilancio 2023 che consente, tra le altre cose, l’annullamento dei debiti di importo residuo fino a mille euro. Una decisione che l’amministrazione comunale, nel corso dell’ultima seduta consiliare, ha preso per un principio di equità fiscale. «Lo stralcio – spiega l’assessore al Bilancio Sara Maria Bosis – esclude dalla “sanatoria totale” i debiti derivanti da tributi e sanzioni al codice della strada di competenza degli enti locali. In particolare, è data facoltà alle pubbliche amministrazioni di stralciare i debiti residui relativi ai tributi locali e alle violazioni al codice della strada affidati agli agenti della riscossione dall’1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Va detto – aggiunge Bosis – che l’annullamento riguarda soltanto l’importo della sanzione, degli interessi maturati e di mora, mentre le spese per le procedure esecutive e le notifiche delle cartelle rimangono integralmente dovute dal contribuente. I debiti, quindi, non verranno cancellati, ma soltanto ridotti».

Stando a quanto riportato da Bosis, a Ghisalba, i carichi iscritti a ruolo nel periodo gennaio 2000 e dicembre 2015 ammontano a oltre 65mila euro, mentre «quelli potenzialmente soggetti ad annullamento parziale – aggiunge l’assessore – sono pari a 25.624 euro». Il provvedimento, approvato nel corso del consiglio comunale, dovrà essere comunicato all’agente della riscossione entro il 31 gennaio.

Niente tregua anche a Bonate Sotto

Anche l’amministrazione comunale di Bonate Sotto ha deciso di non aderire alla tregua tributaria. Durante l’ultimo Consiglio comunale il sindaco Carlo Previtali ha spiegato la volontà di non partecipare allo stralcio parziale, che riguarda sanzioni e interessi, per le cartelle esattoriali fino a 1.000 euro relative al periodo che va dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

«Ogni Comune ha la facoltà di decidere per quanto riguarda il proprio territorio – ha spiegato Previtali–. Noi abbiamo ritenuto giusto non aderire alla proposta del governo per rispetto nei confronti di chi ha già pagato. La scelta che ha portato al diniego dello stralcio parziale è motivata dalla volontà di non dare un segnale di resa ai contribuenti onesti e puntuali, né agli uffici comunali impegnati nel recupero. È anche un segnale di rispetto nei confronti di chi, in passato, era stato sanzionato ed ha sanato la propria situazione. Anche se l’interesse o la sanzione fosse di un euro, va pagata come ha fatto chi ha già regolarizzato».

Il sindaco Previtali ha inoltre fatto sapere i dati relativi alla situazione di Bonate Sotto pervenuti dall’Agenzia delle Entrate: le cartelle esattoriali interessate da questa legge ammontano a poco più di mille, mentre gli utenti interessati sono 372. Il capitale totale ammonta a 102mila e 151 euro, mentre interessi e sanzioni sono rispettivamente 2.917 euro e 3.414 euro.

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