Neve e blackout, sindaci all’attacco
«Basta, bisogna rinnovare la rete»
In alcuni paesi la luce è tornata martedì sera. Casati: servono cabine elettriche e manutenzione. Chiesto un tavolo di confronto in Prefettura
«Servono cabine elettriche nuove e costante manutenzione delle linee». I sindaci alzano la voce dopo i blackout che hanno colpito la Bergamasca nelle ultime ore. Anche se i disagi sembrano essere rientrati un po’ ovunque, resta un generale malcontento per i disservizi di fronte a un’ondata di maltempo non certo imprevedibile. A ieri sera (dato aggiornato alle 19) erano meno di 50 i cittadini ancora sprovvisti di corrente su tutta la provincia, dopo che – nel momento più critico, registrato lunedì mattina – se n’erano contati quasi 20 mila. «Il servizio elettrico sta tornando alla normalità – hanno fatto sapere ieri da Enel –. E-Distribuzione sta rialimentando le ultime utenze residenziali rimaste senza fornitura elettrica attraverso riparazioni e con la posa di gruppi elettrogeni. Si lavorerà fino alla ripresa del servizio, presubilmente entro la mezzanotte». Le difficoltà sono esplose proprio lunedì quando, in seguito all’abbondante nevicata che ha interessato tutto il territorio orobico, le linee di media e bassa tensione sono andate in tilt: in parte per via di cavi ghiacciati, in parte per colpa di alberi ad alto fusto crollati sui cavi elettrici.
In 800 senza luce
L’intervento delle squadre Enel, che hanno lavorato anche di notte, non è bastato a risolvere nella giornata di lunedì tutte le criticità sparse a macchia di leopardo sulla provincia: sebbene il numero di utenti sforniti di corrente e riscaldamento nella serata del 28 dicembre sia sceso drasticamente, circa 800 famiglie si sono svegliate ieri mattina ancora senza servizi. Si tratta di cittadini prevalentemente residenti nei Comuni di Bolgare, Cologno al Serio, Covo, Entratico, Gaverina Terme, Gazzaniga, Mornico al Serio, Pagazzano, Parzanica, Pradalunga, Romano e Vertova. Completamente risolta ieri mattina la situazione critica registrata ad Alzano che lunedì si è ritrovato senza corrente in buona parte del paese. Così come è stato riparato attorno alle 17 di ieri il doppio danno subito dalla linea a media tensione a Mornico, dove nella serata di lunedì si contavano circa 250 famiglie disalimentate.
Ed è proprio da Mornico che si leva una delle principali voci di protesta: «Capiamo le difficoltà dovute a ghiaccio e neve – dice il sindaco Eugenio Cerea – ma fra quelle 250 famiglie disalimentate c’erano anziani e bambini rimasti per un giorno e mezzo senza riscaldamento. Mi chiedo se non fosse possibile tamponare il problema installando dei generatori lunedì, in attesa di risolvere definitivamente il guasto. Già due anni fa, in quel caso era estate, abbiamo avuto un disservizio simile. È ora di iniziare a mettere in conto una riqualificazione vera e propria della rete».
Tavolo con la Prefettura
Una proposta rilancia Davide Casati, sindaco di Scanzorosciate: le frazioni di Gavarno Vescovado, Tribulina e Negrone sono rimaste per ore senza corrente. «Già a novembre 2019, a seguito di disservizi simili a quelle delle ultime ore, avevo scritto ad E-distribuzione per chiedere investimenti sulla rete. Abbiamo bisogno che si rinnovino le cabine più vecchie e si disponga la potatura costante degli alberi vicini alle reti elettriche. Visto che il tema è trasversale a molti Comuni della provincia di Bergamo, chiederò ai sindaci di fare squadra e portare sul tavolo della Prefettura la questione. Il problema va risolto in maniera strutturale».
Un problema per il quale ieri è intervenuto anche il viceministro all’Economia Antonio Misiani, che ha preso contatti con Enel per verificare il quadro della situazione: «Quanto accaduto - sono le parole del viceministro - conferma la necessità di accrescere gli sforzi da parte di Enel per investire sull’ammodernamento e adeguamento delle cabine, la rimozione o manutenzione delle alberature vicine al passaggio dei cavi e, in generale, tutte le misure utili ad accrescere la capacità della rete di reggere di fronte ad eventi meteorologici eccezionali come quello che dobbiamo fronteggiare in questi giorni. A questo scopo nella bozza di Piano nazionale per la Ripresa è previsto uno specifico investimento sulle infrastrutture di rete per circa 3 miliardi».
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