Muore a 79 anni nella casa in fiamme
VERDELLINO. Non ancora stabilite le cause dell’incendio, divampato in una delle Quattro Torri di viale Oleandri. I vicini hanno tentato inutilmente di soccorrere l’anziano passando dal balcone. Tre persone rimaste intossicate.
Ad accorgersi dell’incendio in atto sono stati i vicini di casa, che hanno visto il fumo fuoriuscire dall’appartamento al secondo piano e levarsi verso il cielo. Alcuni di loro hanno cercato di sfondare la porta d’ingresso dell’abitazione, chiusa dall’interno. Altri, scavalcando le barriere, sono riusciti a raggiungere il balcone dell’appartamento in fiamme e hanno cercato di entrare forzando la portafinestra, ma il fumo era troppo denso e le fiamme avvolgevano già gli arredi della sala da pranzo. Ogni tentativo di prestare soccorso in tempo, quindi, si è rivelato purtroppo vano e per Giuseppe Sardella, 79 anni, non c’è stato niente da fare. È morto all’interno della sua abitazione in fiamme, nonostante i tentativi di rianimarlo messi in atto dai soccorritori di Areu, dopo che i vigili del fuoco erano riusciti a portarlo all’esterno della casa, sul pianerottolo.
I tentativi dei vicini di salvarlo
La tragedia si è consumata nella serata di giovedì 30 maggio intorno alle 21,30 in viale Oleandri a Verdellino, nella Torre C del complesso denominato Le Quattro Torri, dove tra l’altro sono in corso lavori di riqualificazione energetica e l’edificio è circondato da ponteggi. Otto piani, trentasei appartamenti. Alcuni residenti si sono accorti che da un alloggio al secondo piano fuoriusciva fumo e hanno dato l’allarme, allertando i vigili del fuoco. Nel giro di pochi minuti si è scatenato il panico: diversi condomini sono usciti gridando aiuto e si sono rifugiati nel cortile. Altri hanno tentato di prestare soccorso a Giuseppe Sardella, imprigionato all’interno dell’appartamento in fiamme. Alcuni residenti, utilizzando dei tubi metallici prelevati dal cantiere condominiale, sono riusciti a creare un piccolo varco nella porta blindata, sufficiente a introdurre un manicotto antincendio, che poi hanno azionato. Altri si sono avventurati scavalcando le barriere dei balconi vicini, fino a raggiungere quello di Sardella. Lì hanno forzato una porta finestra con l’intenzione di entrare a prestare soccorso al’anziano: «Ma quando abbiamo aperto – è la testimonianza di uno di loro – siamo stati investiti da una coltre di fumo denso ed è stato impossibile per noi addentrarci nella casa. Le fiamme avvolgevano una parte della sala da pranzo». L’unica cosa che hanno potuto fare è stata introdurre dalla porta finestra un altro manicotto antincendio e azionarlo. Tre di loro sono rimasti intossicati, in maniera non grave: due sono stati portati al policlinico San Marco di Zingonia per le cure del caso.
«Ma quando abbiamo aperto – è la testimonianza di uno di loro – siamo stati investiti da una coltre di fumo denso ed è stato impossibile per noi addentrarci nella casa. Le fiamme avvolgevano una parte della sala da pranzo».
Sul posto sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco di Dalmine, Madone e Bergamo e i carabinieri della tenenza di Zingonia. I pompieri sono riusciti a entrare e a domare le fiamme. Giuseppe Sardella è stato trovato in bagno vicino alla vasca, dove forse aveva cercato di ripararsi. Ma sono solo ipotesi, così come al momento restano sconosciute le cause dell’incendio, al vaglio dei vigili del fuoco. Non sarà semplice stabilire che cosa sia accaduto perché all’interno dell’appartamento non c’erano altre persone – Giuseppe Sardella viveva da solo – e i danni causati dal fuoco sono stati ingenti. Durante le concitate fasi di soccorso tutto il palazzo è stato evacuato e le famiglie si sono ritrovate in cortile. Gli abitanti hanno potuto far rientro nelle loro case solo a operazioni concluse. Sul posto anche il sindaco di Verdellino, Silvano Zanoli, gli amministratori condominiali Maurizio Bianzini ed Enea Bagini (quest’ultimo anche assessore alla Sicurezza di Ciserano). I carabinieri di Zingonia hanno raccolto alcune testimonianze e avviato le indagini per far luce sui fatti.
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