Muore a 32 anni Stefano Malchiodi, nel 2021 portò il premio David a Martinengo

IL LUTTO. È morto lunedì 18 dicembre a Roma Stefano Malchiodi, filmmaker originario di Martinengo insignito del David di Donatello nel 2021.

Aveva solo 32 anni e tanti progetti ancora da realizzare, ma un’embolia polmonare ha messo fine prematuramente alla sua vita. Dopo il liceo, Stefano si iscrive alla facoltà di Biologia a Milano, ma dopo pochi mesi si accorge che non è quella la sua strada. Il suo sogno è lavorare nel mondo del cinema.

Da qui la decisione di iscriversi alla Civica di Cinema a Milano, dove si diploma in Produzione cinematografica e televisiva nel 2014. In questi anni, sviluppa la passione per il montaggio e tenta, quindi, di entrare al Centro sperimentale di Roma, dove si forma dal 2015 al 2017. Da questa esperienza nasce il progetto che lo porterà a vincere, nel 2021, il prestigioso premio, con il cortometraggio Anne, realizzato in co-regia con Domenico Croce nel 2018.

«Ancora non ho realizzato – aveva commentato il ventinovenne originario di Martinengo che viveva a Roma dal 2015 –. Pare assurdo perché non è un festival che si conosce solo tra addetti ai lavori. Il David lo conoscono tutti. Non mi è mai capitato niente di così assurdo e bello. In Italia nel mio settore è la cosa più grossa che puoi vincere».

«Anne» si basa sulla storia vera di James Leininger, un bambino americano nato nel 1996 che, fin dai 2 anni di età, mostra di avere ricordi di una vita passata. E molti di questi ricordi incredibilmente combaciano con le vicende del pilota di aviazione James Huston II (realmente esistito quindi), morto durante la battaglia di Iwo Jima nel 1945.

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