Morengo tira la cinghia e rinuncia (di nuovo) alle luminarie

RISORSE. La scelta del Comune per contenere le spese. Pesa l’esito di una sentenza di risarcimento ai proprietari di terreni espropriati. In campo scendono i volontari con iniziative per le feste.

Si preannuncia un altro Natale al buio per i cittadini di Morengo che, anche quest’anno, dovranno fare a meno delle luminarie natalizie. Niente luci, dunque, lungo via Umberto I, l’arteria che attraversa il paese, così come in prossimità delle vie che potranno, però, brillare grazie alla luce riflessa delle decorazioni che i privati esporranno dalle proprie abitazioni.

Spese e sentenza

Una decisione che nasce sostanzialmente dalla necessità, da parte dell’amministrazione comunale, di limitare il più possibile gli esborsi accessori e non, quindi, fondamentali per il funzionamento dell’ente adottando, di fatto, una politica di contenimento della spesa. Ciò per preservare il più possibile il bilancio vista soprattutto l’esecutività della sentenza che, nel 2021, ha condannato l’ente al pagamento di un risarcimento da 1,4 milioni di euro (in parte già corrisposto) nell’ambito di una causa relativa all’esproprio di alcuni terreni, avvenuto negli Anni Ottanta. La rinuncia alle luminarie era stata presa dalla Giunta Signorelli già lo scorso anno quando, a gravare sulle finanze del piccolo Comune già messe a dura prova dall’esborso milionario, ci si è messo anche l’aumento dei costi energetici.

La causa e il mutuo

«Per via della situazione economica – spiega il primo cittadino, Amilcare Signorelli – anche quest’anno si è reso necessario ridurre là dove possibile le spese. Essendoci una causa in corso ci siamo dunque visti costretti a rinunciare a tutti quegli esborsi che, per il nostro Comune, sono superflui e, quindi, non propriamente necessari». Per capire in che stato versano le casse comunali basti pensare che, nel dicembre del 2022, l’ente ha acceso un mutuo da 700mila euro con la Cassa Depositi e Prestiti che ha consentito di coprire, quantomeno, la metà dell’indennizzo da corrispondere ai proprietari dei terreni espropriati. Per rientrare dal prestito il Comune dovrà, pertanto, provvedere a versare rate da circa 50mila euro all’anno, per un totale di vent’anni. Successivamente è stata versata una tranche da 478mila euro: si tratta di risorse che il Comune è riuscito, negli ultimi tempi, a mettere da parte attraverso una riduzione degli investimenti, dell’erogazione dei servizi e applicando aumenti alle tasse e ai tributi comunali.

Tombolata e musica

A tenere vivo lo spirito natalizio ci pensano, però, i volontari delle varie associazioni del territorio che, con il loro entusiasmo e la loro voglia di fare, si rimboccheranno le maniche per regalare, attraverso l’organizzazione di eventi e iniziative, un Natale all’altezza delle aspettative. «Anche quest’anno – aggiunge Signorelli – lo spirito natalizio non verrà meno: non mancherà, infatti, la tradizionale tombolata dell’Epifania che sarà aperta a tutti, mentre la sera della vigilia di Natale, nel giardino comunale, le associazioni daranno vita a un piccolo rinfresco per lo scambio di auguri, in compagnia del “baghèt”, prima della Messa di mezzanotte. Nei giorni scorsi, invece, i volontari dell’associazione Fanti ha realizzato il presepe nei pressi della villa comunale».

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