Minacce e insulti alla ex compagna, a Cologno uomo agli arresti domiciliari

IL CASO. Già denunciato, non ha rispettato la misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti della donna. Ora i domiciliari per un 29enne.

Nel pomeriggio dello scorso 10 gennaio, i carabinieri della stazione di Urgnano hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare già in atto nei confronti di un cittadino egiziano di 29 anni, residente a Cologno al Serio e già gravato da precedenti penali.

Il provvedimento ha previsto la sostituzione della misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, controllata tramite braccialetto elettronico, con quella degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, anch’essa monitorata tramite dispositivo elettronico.

L’uomo si era reso responsabile di ripetute e ravvicinate violazioni della misura cautelare tra i mesi di novembre e gennaio 2025: in un caso aveva anche avvicinato la donna in un centro commerciale, rivolgendole insulti e frasi intimidatorie

Atti persecutori dallo scorso agosto

La vicenda trae origine dalla denuncia del 27 agosto 2024 di una 23enne residente a Cologno al Serio, nei confronti dell’indagato, suo ex compagno. La donna aveva denunciato una serie di atti persecutori, tra cui inseguimenti e minacce, tali per cui in un’occasione la vittima, seguita in macchina dal suo ex compagno, aveva trovato rifugio presso una stazione dei carabinieri.

Divieto di avvicinamento no rispettato

In seguito alla denuncia, il 9 settembre 2024, il gip del Tribunale di Bergamo aveva disposto nei confronti del 29enne la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con installazione del braccialetto elettronico. Tuttavia, l’uomo si era reso responsabile di ripetute e ravvicinate violazioni della misura cautelare tra i mesi di novembre e gennaio 2025: in un caso aveva anche avvicinato la donna in un centro commerciale, rivolgendole insulti e frasi intimidatorie.

Udienza a maggio

Considerate le reiterate violazioni e il comportamento minaccioso, il giudice ha quindi disposto l’inasprimento della misura cautelare con l’imposizione degli arresti domiciliari presso l’abitazione dell’uomo, monitorati ancora tramite braccialetto elettronico. L’uomo rimarrà agli arresti domiciliari fino all’udienza già fissata per il mese di maggio 2025 a Bergamo.

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