L’omicidio di Treviglio: il movente degli scherzi, ma in un video è Silvana che citofona e scappa

Il delitto di via Brasside Chi indaga cerca di ricostruire il quadro in cui è maturato l’omicidio di Luigi Casati. Sabato la convalida. Migliorate le condizioni della moglie Monica Leoni, è fuori pericolo.

Sosteneva di essere vittima di continui scherzi notturni, con qualcuno che le citofonava nel cuore della notte e aveva puntato il dito contro i coniugi Casati. Che, non è ben chiaro perché, erano diventati la sua ossessione, tanto da arrivare a esplodere sette colpi con la sua pistola calibro 38 contro Luigi Casati e Monica Leoni, uccidendo il primo e ferendo la moglie, ora fuori pericolo. Tuttavia pare che, in realtà, fosse proprio Silvana Erzembergher a citofonare in orari poco opportuni ai vicini della palazzina di via Brasside a Treviglio.

Telecamera nascosta

Tanto che qualcuno aveva deciso di collocare una telecamera nascosta. Che alle 6, otto minuti e 7 secondi del mattino di mercoledì 24 novembre 2021 riprende proprio la settantunenne – da giovedì pomeriggio in arresto per omicidio e tentato omicidio – che, restando a lato e allungando soltanto il braccio destro e facendo una smorfia, pigia uno dei campanelli del suo condominio – non quello dei coniugi Casati – e, non appena si attiva la luce della videocamera del citofono, la Erzembergher si allontana furtiva. Perché lo faceva? Per mettere zizzania tra gli inquilini? Per poi, di giorno, essere supportata anche da altre «vittime» nelle sue lamentele contro chi le citofonava di notte? E per puntare ancora il dito contro la coppia del secondo piano a cui ha poi sparato giovedì mattina?

L’omicida piantonata in ospedale

Sono per il momento interrogativi che chi indaga si sta ponendo per ricostruire il quadro in cui è maturato l’omicidio del metalmeccanico sessantunenne in pensione e il ferimento della moglie di 57 anni. E per capire se quella che sembra a tutti gli effetti un’ossessione dell’ex ambulante per la coppia di vicini possa essere un valido movente per quanto accaduto l’altra mattina fuori dalla loro casa. La settantunenne – che si trova ancora ricoverata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, piantonata in stato di arresto, dopo aver accusato un malore in caserma a Treviglio alcune ore dopo l’arresto (non è comunque mai stata in pericolo di vita) – aveva maturato tanto odio verso i due vicini di casa tanto da arrivare a svuotare con estrema freddezza il caricatore del suo revolver perché stufa degli screzi che c’erano nel condominio?

L’interrogatorio

Sabato in ospedale si è anche tenuto l’interrogatorio di convalida dell’arresto. Nella stessa struttura ospedaliera è ricoverata Monica Leoni, le cui condizioni stanno pian piano migliorando: la cinquantasettenne è stata ferita a una gamba e poi operata. Ora è fuori pericolo. Sempre al Papa Giovanni domani mattina sarà eseguita l’autopsia sul corpo senza vita di Luigi Casati: l’esame potrà fornire qualche elemento in più sulla dinamica dei fatti e chiarire, per esempio, da quale distanza la Erzembergher abbia esploso i colpi di pistola – quattro – che hanno ucciso il vicino di casa, che era appena uscito a portare a spasso il cagnolino Chanel. Proprio gli spari avevano richiamato l’attenzione di Monica Leoni, scesa per soccorrere il marito e anche lei raggiunta dagli spari.

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