L’omicidio di Morengo e il nodo del movente
Le indagini. Questa mattina l’udienza di convalida dell’arresto di Sandra Fratus che ha ucciso il convivente. Gesto d’impeto o tentativo di difesa?
L’udienza di convalida dell’arresto di Sandra Fratus, la 51enne che venerdì sera ha accoltellato a morte nel suo bilocale di Morengo il convivente Ernest Emperor Mohamed, 30 anni di origine nigeriana è in programma per lunedì 28 novembre a Bergamo.
Ad assistere la donna, accusata di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e ora in carcere a disposizione dei magistrati, è l’avvocato Vanessa Bonaiti. Ieri il legale ha fatto sapere: «Sandra Fratus ha trascorso il suo secondo giorno di custodia nella casa circondariale di via Gleno, senza creare problemi e comunque ancora scossa per quanto accaduto». Domenica a contattare l’avvocato è stato Nicholas Conalli, il figlio 23enne: «Ha voluto sapere come stesse la madre – ha spiegato Vanessa Bonaiti –, si è sincerato sulle sue condizioni e ha auspicato che emergano ulteriori aspetti della vicenda, quindi le motivazioni che hanno portato la madre a compiere quel gesto».
L’udienza di convalida dell’arresto di Sandra Fratus è in programma per lunedì 28 novembre a Bergamo
L’accoltellamento (un solo fendente al petto della vittima) è avvenuto poco prima della mezzanotte di venerdì nel bilocale di via Umberto I, al civico 27, dove la donna abitava dallo scorso aprile. Una vita non facile quella di Sandra Fratus, con problemi di droga, così come li aveva il suo convivente, con il quale era tornata ad abitare a Morengo, dopo che la loro relazione si era interrotta per qualche tempo: i due si erano conosciuti cinque anni fa. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, il litigio è stato alimentato da futili motivi, nell’occasione sembra per scarsa qualità della cena appena consumata, al culmine del quale la donna avrebbe prima afferrato un coltello da uno dei cassetti della cucina, per poi colpire frontalmente con un solo fendente al petto il suo compagno, che è stramazzato sul pavimento dello stesso locale. A nulla erano poi valsi i tentativi di rianimarlo da parte di Sandra Fratus e in seguito e dei soccorritori del 118.
Ernest Emperor Mohamed era regolare in Italia da diverso tempo e da qualche mese non lavorava, dopo essere stato occupato come operaio in una logistica
Di Ernest Emperor Mohamed non si sa molto: era conosciuto dalle forze dell’ordine per problemi di droga, si trovava in Italia regolarmente da diverso tempo e da qualche mese non lavorava, dopo essere stato occupato come operaio in una logistica: prima di trasferirsi a Morengo nella casa di via Umberto I, risulta fosse stato in Francia e ultimamente avesse abitato nel Bresciano. In precedenza aveva comunque convissuto con Sandra Fratus nella casa di Bariano, in via Piemonte 28, dove la donna aveva abitato per 22 anni. Del 30enne nigeriano l’avvocato Vanessa Bonaiti dice: «Per quello che ho saputo dalla mia assistita, sembra che in Nigeria avesse la famiglia e alcuni figli. La relazione con Sandra Fratus era ripresa da alcuni mesi, ma la coppia aveva problemi di rapporto. Ribadisco come non sia da escludere che la mia assistita venerdì sera abbia agito per difesa e non per un semplice litigio». A Romano, città di origine di Sandra Fratus, vivono ancora la madre e il fratello, che domenica non è stato possibile contattare. Il parroco di Morengo, don Luigi Airoldi, commenta: «È un fatto che interpella la comunità cristiana soprattutto nella fede e nella preghiera, affidando alla misericordia del Signore queste persone. Quando la violenza esplode in questo modo improvviso e per certi aspetti inatteso e incomprensibile non può non colpire».
© RIPRODUZIONE RISERVATA