Litiga con moglie e suocera, minacciate con un fucile da caccia: arrestato un 23enne a Fara Gera d’Adda
Un arresta mercoledì sera a Fara Gera d’Adda, dove i Carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno fermato un 23enne, pluripregiudicato di origine albanese, per minaccia aggravata dall’uso delle armi, porto abusivo di armi da sparo, ricettazione e maltrattamenti in famiglia.
Nella tarda serata di mercoledì, dopo una lite per futili motivi con la moglie, il giovane si è allontanato dall’abitazione familiare per poi presentarsi poco dopo imbracciando un fucile e minacciando di uccidere sia la moglie che la madre di questa, giunta nel frattempo per difendere la figlia, per poi allontanarsi facendo perdere le tracce.
Immediata la segnalazione al «112» da parte delle due donne, le pattuglie dei Carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno subito cercato l’uomo armato. Il giovane è stato rintracciato poco dopo presso l’abitazione della suocera,dove nel frattempo si era recato minacciando anche altri parenti presenti sul posto. Qui il giovane è stato arrestato poco dopo dai Carabinieri dalla pattuglia della Sezione Radiomobile di Treviglio e della Stazione di Fara Gera D’adda.
I militari, dopo averlo bloccato, hanno recuperato il fucile da caccia sovrapposto calibro 12, risultato provento di furto avvenuto lo scorso mese di novembre in provincia di Bergamo che nel frattempo era stato nascosto in un magazzino. Il giovane, trasferito in carcere a Bergamo, dovrà rispondere dei reati di porto e detenzione di armi e minaccia aggravata, oltre alle accuse di ricettazione e maltrattamenti in famiglia.
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