Le terre di nessuno sulla Francesca diventano discariche
Territorio . A Spirano lungo la provinciale un’area in disuso è piena di immondizia: cercasi proprietario. Comprato l’ex Famila a Ciserano, sarà demolito.
La pianura bergamasca: terra di grandi trasformazioni, ma anche di angoli «dimenticati». Lungo la strada provinciale Francesca si incontrano infatti delle aree abbandonate al degrado, da anni in attesa di una nuova destinazione
Al confine tra Spirano e Pognano si trova un ampio spiazzo che avrebbe dovuto ospitare la sede delle forze di sicurezza del territorio, ossia la polizia locale. Più di 30 anni fa in zona c’era un distributore di benzina che, dopo la chiusura, non è stato più riqualificato. E, col passare del tempo, il verde infestante l’ha ricoperto. Uno spazio dimenticato ma non da chi regolarmente abbandona scarti e rifiuti di ogni genere, anche di grandi dimensioni. La raccolta del materiale è problematica per via di un rimpallo di competenze che riguarda la Provincia, il Comune di Spirano (nei cui confini l’area si trova formalmente) e una proprietà privata sulla quale sono in corso verifiche. Al momento lo spazio è diventato un ricettacolo per monitor, lavatrici, frigoriferi, indumenti vari e scarti di lavorazioni come materiale plastico, cartoni di calce e cemento e, infine, sacchi neri.
«Una difficile situazione – spiega il sindaco di Spirano, Yuri Grasselli – l’area si trova su una strada provinciale, ma la Provincia ci ha comunicato che è di loro competenza esclusivamente la pulizia della banchina. Però i rifiuti si trovano più a nord, su un’area privata su cui il Comune non può intervenire. Ora stiamo facendo accertamenti per risalire al proprietario».
Fra il 2013 e il 2014 quest’area era stata individuata come luogo ideale per costruire un edificio in cui trasferire il comando della polizia locale associazione Comuni della Francesca fondato dai Comuni di Pognano, Spirano e Urgnano (a cui poi si erano aggiunti Stezzano e Verdello), oltre a enti di soccorso e, si ipotizzava pure, un distaccamento dei vigili del fuoco. Poi l’ipotesi progettuale era tramontata.
«Nessuna proposta nuova»
Il sindaco smentisce voci di un possibile progetto di riqualificazione: «In Comune non è arrivato nulla - sostiene Grasselli - qualsiasi iniziativa privata sarebbe comunque ben accetta per riqualificare questa zona problematica».
Sulla zona si affacciano anche delle abitazioni e i residenti si dicono esasperati per la convivenza con questa discarica a cielo aperto: «Negli anni abbiamo visto qualche attività di pulizia, non so pagata da chi – sostiene Debora Rusconi – il problema è che, in pochi giorni, l’ex distributore è tornato ad essere ricoperto dai rifiuti. In passato, per impedire l’accesso, era stata posizionata una rete di cui rimangono poche tracce e, ci risulta, fosse stato valutata anche l’installazione di un guardrail per impedire alle auto di fermarsi. Ma nulla è stato fatto e noi non sappiamo più a chi rivolgerci per mettere fine a questo scempio».
Altre due situazioni critiche di degrado sulla provinciale Francesca si trovano sul territorio di Ciserano-Zingonia: l’ex pizzeria-ristorante «da Enzo» e il complesso dell’ex supermercato Famila e negozio di abbigliamento Uba Uba. Nel secondo caso, dopo anni di incuria e di immondizia ammassata, la situazione sembra si apra uno spiraglio per il cambiamento. Il complesso nel novembre 2020 era stato acquistato ad un’asta giudiziaria da una società di gestione immobiliare di Milano e c’è voluto tempo prima che ne entrasse formalmente in possesso. Il passaggio di proprietà è avvenuto di recente «e prima della consegna formale - spiega il sindaco di Ciserano Caterina Vitali – l’immobile è stato ripulito con una spesa di circa 100mila euro: ciò la dice lunga su cosa ci fosse dentro». Ora l’area dell’ex supermercato e negozio di abbigliamento (sulla quale si trovano anche un ex negozio di prodotti biologici e un ex pub) è stata recintata per evitare che diventi ancora una discarica. È previsto che tutto verrà demolito nell’arco di quest’anno: «Poi – continua Vitali – ci aspettiamo che l’immobiliare si faccia avanti con un progetto di riqualificazione da rivendere sul mercato a un operatore privato interessato. La posizione è strategica e quindi siamo fiduciosi, qualcuno si farà avanti».
L’ex pizzeria nel limbo
Ancora in stallo, invece, il futuro dell’ex pizzeria-ristorante «da Enzo» considerata l’ultima zona di profondo degrado (tenuta sotto controllo dalle forze dell’ordine per via dello spaccio) del territorio di Ciserano che fa parte di Zingonia. La recinzione dell’immobile è rotta ormai da anni e, quindi, l’ex locale pubblico è alla mercé di vandali e scaricatori di rifiuti.
Il Comune l’anno scorso ha inserito il complesso nelle zone che possono godere delle agevolazioni previste dalla Regione per promuovere interventi di rigenerazione. Ma l’azione per ora, non ha dato alcun risultato. Data la sua posizione (è vicino all’area degli ex condomini Anna e Athena) il Comune spera che la riqualificazione venga trainata da quella di Zingonia..
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