La tragedia di Fatou in piscina, la salma restituita ai genitori
CARAVAGGIO. Mamma e papà della piccola sono stati sentiti dal magistrato, al «Papa Giovanni» eseguita l’autopsia.
Giovedì 27 giugno a Bergamo è stata eseguita autopsia della piccola Fatou Sarr. Sempre giovedì, ma a Milano, negli uffici della pm della Distrettuale di Milano Alessandro Cerreti, hanno fatto capolino i suoi genitori.
La Procura che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, in cui risultano al momento iscritti don Andrea Piana, vicario parrocchiale e responsabile dell’oratorio di Caravaggio presente all’Aquaneva di Inzago il giorno della tragedia, e il bagnino addetto alla sorveglianza della struttura, ha voluto sentire i genitori per alcuni chiarimenti. Con l’ausilio di un interprete di lingua mandingka, i due giovani genitori, entrambi senegalesi, si sono visti fare tutta una serie di domande finalizzata a chiarire quale fosse la dinamica dell’affidamento della figlia minore al Cre dell’oratorio. Nello specifico, che cosa sapevano e se hanno firmato della documentazione relativa all’oratorio estivo e alla gite.
Le loro risposte sono coperte da segreto istruttorio, tuttavia qualche dettaglio dell’incontro è emerso. Si è saputo, per esempio, che la quota dell’oratorio e della gita all’acqua park è stata interamente coperta dalla Caritas, presso cui il papà di Fatou lavora. E che i genitori avevano avvertito espressamente che la bambina non era mai stata in una piscina e che non sapeva nuotare. Precisazioni utili a delineare meglio i contorni su come sia stata possibile la tragica fine di Fatou, andata in arresto cardiocircolatorio dopo essere finita sott’acqua.
L’autopsia
Proprio mentre i genitori erano ricevuti dalla pm, il consulente incaricato dalla Procura milanese, il responsabile della Medicina legale dell’ospedale «Papa Giovanni XXIII» iniziava l’autopsia sulla salma alla presenza dei consulenti di parte nominati dall’avvocato Rocco Lombardo, che assiste don Andrea, e dell’avvocato Francesco Giuseppe Vivone, uno dei due legali dei genitori di Fatou. Era presente anche l’avvocato Alessandro Nessi, difensore del bagnino indagato, che però ha rinunciato a nominare un consulente di parte.
L’esame autoptico si è prolungato per quasi un’ora e mezzo. Al termine, il consulente della Procura si è preso 35 giorni per depositare l’elaborato che dovrà definire le cause della morte della bambina annegata. Ma è trapelato che, per consentire alcuni approfondimenti tecnici, il termine potrebbe essere ulteriormente prorogato.
Completata l’autopsia, è stato dato il nulla osta della Procura del capoluogo lombardo alla restituzione della salma. Il sindaco di Caravaggio, Claudio Bolandrini, ha confermato che la cerimonia civica per l’estremo saluto a Fatou non si terrà prima di fine settimana prossima.
© RIPRODUZIONE RISERVATA