La Stradale chiude una motofficina abusiva: maxi multa e attrezzature confiscate
A CISERANO. Il negozio avrebbe dovuto solo vendere ricambi e accessori via internet, in realtà faceva riparazioni.
Avrebbe dovuto vendere parti e accessori di moto e biciclette via internet, in realtà era una vera e propria motofficina abusiva. L’hanno scoperta e chiusa gli agenti della Polizia Stradale di Treviglio a Ciserano. I poliziotti hanno accertato che all’interno dell’attività, iscritta nei registri della Camera di Commercio come impresa individuale di commercio al dettaglio di parti e accessori per motocicli, venivano svolte lavorazioni e riparazioni sui veicoli in assenza dei requisiti e delle prescrizioni.
Nel capannone infatti sono stati trovati diverse moto tipo «custom» smontate per la riparazione, manutenzione e sostituzione con pezzi di ricambio, numerosi strumenti e attrezzature per la meccatronica come ponte sollevatore, banchi prova, banchi di lavoro, saldatrici, torni, presse, carrello con vari utensili. Inoltre durante il controllo sono emerse irregolarità anche in materia ambientale di gestione dei rifiuti pericolosi e non pericolosi (oli e batterie) per i quali il titolare h ha ricevuto diverse sanzioni per un ammontare di circa 10.000 euro.
Sequestro per 50mila euro
Per l’esercizio abusivo della professione di motofficina, oltre alle sanzioni pecuniarie, sono state sequestrate ai fini della confisca tutte le apparecchiature e gli utensili per un importo di circa 50.000 euro. I controlli su questo genere di attività proseguiranno nei prossimi mesi.
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