La fototrappola «cattura» il rarissimo sciacallo dorato

CASIRATE. Avvistamento eccezionale nell’ambito del monitoraggio dell’area del «Bosco tondo»: è la prima volta in pianura, anni fa approdò sulle Orobie.

Un esemplare di sciacallo dorato è stato individuato e fotografato tre volte nel giro di 20 giorni nel mese di maggio a Casirate d’Adda. La fototrappola è stata collocata da Andrea Marotta, insegnante, naturalista e collaboratore del Wwf Bergamo-Brescia, nell’ambito di uno studio di fattibilità riguardante il cosiddetto «Bosco tondo», un’area boscata di circa 39mila metri quadrati di risorgive di recente passata in proprietà al Comune di Casirate. Il presidente del Wwf Bergamo-Brescia, Marcello Fattori, precisa: «Il ruolo del Wwf per ora è riferito alla realizzazione di uno studio di fattibilità allo scopo di verificare l’attuale stato ambientale dell’area, dal cui esito verranno valutati gli strumenti di protezione da adottare. Se ci saranno i presupposti si potrà ipotizzare l’inserimento dell’area nel sistema Oasi del Wwf Italia».

La presenza dello sciacallo

Sulla presenza dello sciacallo dorato, Marotta spiega: «Si tratta di una specie protetta che raramente supera i 15 kg e non rappresenta un pericolo né per l’uomo né per animali da reddito. Si nutre di invertebrati, frutta, uccelli, rettili e piccoli mammiferi e anche di rifiuti abbandonati dall’uomo. È arrivato in Italia dall’Europa dell’Est, insediandosi di recente in Friuli. Ha un valore naturalistico eccezionale per l’ambiente di pianura. In Lombardia è stato segnalato poche volte, ma nella zona di pianura di Casirate è la prima segnalazione in assoluto. Per il territorio bergamasco è la seconda segnalazione della storia, la prima era stata sulle Orobie qualche anno fa. Nel monitoraggio in corso sono stati individuati anche altre specie rare, protette o addirittura endemiche della pianura come per esempio il ramarro, indicatore di ambiente sano, anfibi come il Tritone crestato e la Raganella italica. Lo sciacallo dorato, che predilige aree umide o aste fluviali, tende ad evitare le zone abitate dai lupi. L’area di Casirate fa parte di uno degli ultimi ambienti posti tra l’Adda e il Brembo caratterizzati da habitat che, grazie alla presenza di corridoi ecologici, ospita diverse specie di animali compresi nell’elenco della Direttiva Habitat».

Il no all’autostrada

E proprio questo aspetto naturalistico viene ripreso dal presidente del Wwf Bergamo-Brescia, il quale sottolinea la contrarietà dell’associazione alla realizzazione della cosiddetta autostrada Bergamo-Treviglio in quanto opera non sostenibile «sia per il consumo di suolo, tra l’altro in violazione della L.R. n. 13 del 2014, sia perché causerebbe un’ulteriore frammentazione del territorio disturbando ambienti delicati, corridoi ecologici secondari o aree cuscinetto come piccoli corsi d’acqua, boschi o aree umide. Nella bassa pianura sono note alcune zone come la Valle del lupo, il Bosco del castagno e il Plis della Gera d’Adda che rappresentano delle risorse importanti per il territorio da preservare».

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