In Lombardia 91 Comuni «Rifiuti free»
Tra i migliori Boltiere e Bianzano - I dati
Comuni Ricicloni Legambiente: sono 91 i Comuni «Rifiuti free» in Lombardia, vale a dire quei centri in cui cittadini producono annualmente meno di 75 chili di rifiuto a testa da avviare a smaltimento. Tra i paesi premiati a Roma nell’ambito dell’Ecoforum di Legambiente due comuni bergamaschi per le migliori performance: Bianzano per i comuni al di sotto dei 5.000 abitanti, Boltiere tra i 5.000 e i 15.000 abitanti.
Sono 91 i Comuni Rifiuti Free in Lombardia, vale a dire quei comuni in cui cittadini producono annualmente meno di 75 Kg di rifiuto a testa da avviare a smaltimento, il 6% del totale dei 1506 comuni lombardi, coinvolgendo quasi 600mila abitanti. A stabilirlo è l’annuale premio di Legambiente assegnato sulla base dei questionari compilati dalle amministrazioni sulla produzione e gestione dei rifiuti nel proprio territorio, confrontati con i dati demografici. Tra i comuni premiati mercoledì 7 luglio a Roma nell’ambito dell’Ecoforum di Legambiente spiccano due comuni bergamaschi per le migliori performance: Bianzano per i comuni al di sotto dei 5.000 abitanti, Boltiere tra i 5.000 e i 15.000 abitanti .
Il consorzio Corepla ha premiato Castelnuovo Bozzante (CO), per essersi distinto in particolar modo per la qualità della raccolta degli imballaggi in plastica (con un tasso di impurità inferiore del 34% rispetto alla media regionale) e il continuo miglioramento negli ultimi anni. Tra i migliori consorzi di recupero e gestione dei rifiuti sono stati premiati l’Unione di Comuni Lombarda Oltreadda Lodigiano (LO) sotto i 100.000 abitanti e Mantova Ambiente Srl (MN), Consorzio dei Comuni dei Navigli (MI), Cem Ambiente Spa (MB), Coinger Srl (VA) e Linea Gestioni (CR). Menzione anche per RECUP, realtà lombarda volta a contrastare lo spreco di cibo attraverso un’azione partecipata e inclusiva nei mercati milanesi e di Busto Arsizio (Va). In cinque anni i suoi volontari e le sue volontarie sono riusciti a recuperare oltre 100 tonnellate di prodotti ortofrutticoli ancora commestibili, che altrimenti sarebbero stati buttati via.
«Il passaggio da un’economia di tipo lineare ad una di tipo circolare è possibile grazie all’azione messa in campo dalle amministrazioni più virtuose e dai Sindaci che pongono maggiore attenzione alla gestione dei rifiuti prodotti dai loro cittadini – sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. Oltre all’impegno dei Comuni, però, va ricordato l’impegno che i cittadini stanno da tempo mettendo non solo nella raccolta differenziata dei rifiuti, ma anche nell’adottare pratiche di acquisto più sostenibili, volte a diminuire la produzione di scarti. In questo l’introduzione della tariffazione puntuale, laddove è stata adottata, ha dato risultati molto positivi in termini di riduzione della produzione di rifiuti destinati all’incenerimento».
Il premio di Legambiente Comuni Ricicloni, a livello nazionale, è un concorso volontario cui concorrono le realtà che inviano i dati di produzione dei rifiuti nei tempi e nei modi stabiliti dagli organizzatori . In Lombardia tra i 1504 Comuni hanno compilato i questionari in 432. I quantitativi delle diverse tipologie di rifiuti sono stati richiesti attraverso i codici EER previsti dal D.M. 26 maggio 2016 e per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata si è adottata la formula prevista dal medesimo decreto. Sono così entrati a far parte della raccolta differenziata anche i quantitativi di rifiuti inerti conferiti alle piattaforme ecologiche comunali (ma fino ad un massimo di 15 Kg/ab/anno). Per i Comuni turistici è stato previsto un correttore che, in assenza dei dati relativi agli abitanti equivalenti, cerca di tenere in considerazione gli aumenti del numero di utenti nei mesi dell’anno (comunicati dai Comuni/consorzi) in cui la popolazione aumenta di almeno il 30%. Per tutti gli altri comuni ha fatto fede il dato degli abitanti raccolto da ISTAT.
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