I cani con disabilità ospiti al Cre di Pontirolo Nuovo: «La loro forza sia esempio per noi» - Foto e video
L’iniziativa. Le volontarie di «Rotelle nel cuore» hanno incontrato i ragazzi dell’oratorio. Con loro Pluto, Tasmania e Stewe.
Pluto scodinzola tra i ragazzi del Cre di Pontirolo Nuovo e, muovendo a fatica le zampe posteriori, va a sdraiarsi in mezzo a loro, dove viene inevitabilmente accarezzato. Alcuni anni fa questo maltesino bianco era stato investito da un’auto e il suo padrone, di fronte alla spesa per l’operazione a cui doveva essere sottoposto perché riprendesse l’uso delle zampine, chiese ai veterinari di sopprimerlo.
Cani disabili all'oratorio di Pontirolo Nuovo. Video di Fabio Conti
Richiesta ovviamente rispedita al mittente: operato «pro bono» e allontanato dall’ingrato padrone, oggi ha 8 anni ed è uno dei 27 cani ospiti dell’associazione «Rotelle nel cuore» di Villa d’Adda, dove 13 volontari si prendono cura degli amici a quattro zampe più sfortunati.
Martedì mattina la presidente Veronica Bonacina, assieme a due volontarie, Martina e Angela, ha incontrato i ragazzi del Cre di Pontirolo Nuovo – nella loro ultima settimana prima dell’avvio delle scuole – per una mattinata più che mai istruttiva. Invitate da don Fabio Pirotta, le volontarie hanno portato con loro in oratorio, oltre a Pluto, anche Tasmania e Stewe, altri due cani dal passato sfortunato. Il primo è un bulldog francese nero: non riesce a muovere le zampe posteriori e necessita di una supporto con le rotelle. Da cucciolo venne importato con altri venti illegalmente in auto dalla Slovenia, tutti chiusi in uno scatolone tutti schiacciati, per essere rivenduti sul mercato nero in Italia. Intercettati dalla Guardia di finanza di Udine, sono stati poi tutti adottati ma Tasmania per via dello schiacciamento è rimasto semiparalizzato.
Infine Stewe, un meticcio giunto a Villa d’Adda solo da due giorni e con un problema a livello cerebrale che gli impedisce di stare in equilibrio, ma non di giocare e fare le coccole. «Sono animali molto affettuosi – ha spiegato la volontaria – che sono stati abbandonati perché qualcuno ha cambiato idea sul tenerli a casa, oppure perché nati malati, investiti o con traumi e malattie sopraggiunte nel corso della vita». L’associazione vive grazie a una serie di donazioni – tra cui la possibilità di adottare a distanza un cagnolino disabile – oppure tramite la vendita di gadget o lotterie.
«La disabilità è un limite o un valore aggiunto?», ha chiesto Veronica ai ragazzi dell’oratorio. «Questi animali affrontano la disabilità con grande voglia di vivere, con un atteggiamento che dovrebbe farci riflettere. Quando nella nostra vita siamo tristi o non ci va bene qualcosa e crediamo di non farcela, pensiamo a Pluto. Voi ragazzi potete cambiare le cose: aiutate sempre chi ha difficoltà, le persone e gli animali. Siate diversi, aiutate senza vergogna: voi potete fare la differenza se ce la mettete tutta».
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