«Gronda Nord». Sì al progetto: lavori da marzo

VERSO TREVIOLO. In Consiglio a Dalmine il via libera. Intervento da 4,3 milioni, primo accordo vent’anni fa. Il sindaco: «Sopperiamo a una carenza storica».

Garantirà a Dalmine un ulteriore innesto sulla 470 e – stando al progetto – migliorerà la «funzionalità complessiva della rete stradale» sia all’interno del Comune che in un’ottica più sovracomunale, riducendo le situazioni di congestione del traffico, che sarà spostato su un asse infrastrutturale «più adeguato dal punti di vista gerarchico e prestazionale».

Gronda Nord: una bretella di poco meno di un chilometro

Il tutto tramite una bretella stradale lunga poco meno di un chilometro, con due rotonde e un costo di 4,3 milioni di euro. Sono i numeri della Gronda Nord, la strada di collegamento tra Dalmine e Treviolo, il cui progetto esecutivo è stato approvato dal Consiglio comunale dalminese nell’ultima seduta di dicembre. Tecnicamente, si tratta della variante e prosecuzione della provinciale 152, che unirà lo svincolo di Albegno (sulla 470), situato al confine tra i due comuni, a viale Rimembranza e via Buttaro a Dalmine. Lo stanziamento regionale, pari a 4 milioni di euro, risale al 2020. Alla base del progetto c’è un accordo di programma sottoscritto dai due Comuni unitamente alla Provincia nel 2021 e aggiornato nel 2024.

Ma ancora prima, nei primi anni Duemila, era stato siglato un protocollo d’intesa: di fatto, quindi, è da vent’anni che si parla della Gronda Nord. Ad aprile 2024 era stato approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica presentato dalla «Milano Serravalle Engineering srl»: ora, con il via libera al progetto esecutivo, i lavori potranno cominciare a marzo 2025. Secondo il cronoprogramma, dureranno poco più di 400 giorni. La progettazione è stata effettuata dal Comune di Dalmine, ma la nuova viabilità verrà acquisita dalla Provincia una volta terminati i lavori.

«In considerazione del fatto che l’opera, fin dall’approvazione del Piano di governo del territorio del 2012, insiste anche sulla fascia di rispetto del cimitero di Sforzatica – ha precisato la vicesindaca Sara Simoncelli – si rende necessaria l’approvazione del Consiglio comunale, con riconoscimento dell’interesse pubblico superiore della nuova viabilità rispetto a futuri ampliamenti del cimitero».

La descrizione del tracciato della Gronda Nord

Il tracciato, che si estenderà a nord di Sforzatica e a sud di Treviolo, prevede un primo ramo stradale che, partendo dallo svincolo di Albegno, andrà in direzione est-ovest fino alla prima rotatoria (con un diametro di 59 metri) prevista a circa metà strada. Da qui si diramerà il secondo tronco, con asse nord-sud, fino all’incrocio tra viale Rimembranza e via Buttaro. Qui la seconda rotonda, che avrà un diametro di 40 metri. Prevista anche una pista ciclabile, che sarà gestita con un appalto a parte.

Le considerazioni politiche

«Fondamentalmente - commenta il sindaco Francesco Bramani - andiamo a sopperire a una carenza: all’epoca, quando sono stati fatti i lavori alla 470, doveva essere prevista questa bretella che non è stata però realizzata. È un’opera che ci chiedono in tantissimi da anni e che finalmente, grazie al contributo regionale, riusciremo a realizzarla. Non ci sarà più imbuto all’uscita di Sforzatica Santa Maria e avremo uno sbocco in più sulla 470»

Il punto è passato in aula con la contrarietà dell’opposizione. Secondo il consigliere Davide Benedetti («Nostra Dalmine»), «il progetto Gronda Nord appare ormai anacronistico, un’infrastruttura che non risponde alle reali necessità del territorio e che, con una spesa di 4 milioni di euro, scaricherà il traffico nel cuore della città». Anche il capogruppo dem Renato Mora ha espresso perplessità: «Si limiterebbe una futura espansione del cimitero».

© RIPRODUZIONE RISERVATA