Gommone vandalizzato, in aiuto dei sub arrivano due benefattori

ERA DEI SOMMOZZATORI TREVIGLIO. Era stato vandalizzato, ora un imprenditore di Fara acquisterà il nuovo motore e un altro di Borgo di Terzo regalerà un’imbarcazione.

A nemmeno un giorno dal loro appello lanciato su «L’Eco di Bergamo», i sommozzatori volontari di Treviglio hanno già trovato chi li aiuterà a ricomprare un gommone con motore per continuare a presidiare a Fara d’Adda le sponde del fiume Adda.

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Un lieto fine

Si tratta di due imprenditori, uno con l’attività a Fara, Tullio Castellazzi, e uno di Borgo di Terzo, A.L. (è stato lui stesso a chiedere di rivelare solo le iniziali del suo nome). Entrambi sono rimasti molto colpiti dal furto e atto vandalico che i sommozzatori avevano subito fra sabato 14 e domenica 15 settembre . Ignoti avevano preso di mira il gommone che tenevano ormeggiato a Fara dove l’associazione, ogni fine settimana delle stagione estiva, svolge pattugliamenti per prevenire tragici annegamenti. Prima i malintenzionati si erano impossessati del motore. Dopodiché avevano tagliato il tubolare dell’imbarcazione che, andando alla deriva, era caduta da una diga mandando in pezzi la chiglia in vetroresina che i sommozzatori dovranno smaltire in un apposito impianto, con ulteriori costi. Oltre al danno, quindi, anche la beffa. «Sabato 5 ottobre – racconta il presidente dei sommozzatori Giacomo Passera – mi ha chiamato il sindaco di Fara (Raffaele Assanelli, ndr). Mi ha chiesto di raggiungerlo nel suo ufficio dove ho incontrato questo imprenditore con l’attività a Fara che mi ha detto: “Ve lo ricompro io il motore”. Mi ha poi raccontato di essere rimasto molto colpito da quanto ci era accaduto. Devo dire che mi ha molto colpito per la sua sensibilità».

Il nuovo gommone

«Sapere che ci sono persone così attente al bene comune è senza dubbio motivo di grande soddisfazione»

La richiesta dei sommozzatori è stata un motore Suzuki da 30 cavalli, valore circa 5mila euro, che verrà ordinato alla casa madre e che arriverà nelle prossime settimane. Ma le sorprese ieri non sono finite qua. Il furto e l’atto vandalico subito dall’associazione hanno fatto breccia non solo in pianura, ma anche nelle valli. «Un altro imprenditore di Borgo di Terzo – racconta ancora Passera – ci ha chiamato sabato 5 ottobre dicendo che aveva un gommone da regalarci. E ci ha mandato le foto. Fortunatamente ha tutte le caratteristiche adatte per i servizi che svolgiamo noi sul fiume. Non ha la chiglia in vetroresina come quello che ci hanno danneggiato ma, nella situazione in cui ci troviamo, diciamo che non è proprio il caso di stare a guardare il dettaglio». Per ritirare l’imbarcazione i sommozzatori si recheranno direttamente a Borgo di Terzo nei prossimi giorni. Messi insieme motore e gommone donati, l’associazione potrà guardare con tranquillità alla prossima estate, quando dovrà tornare in acqua per presidiare le sponde dell’Adda.

Se non ci fosse stato nessun gesto di solidarietà, i sommozzatori per ricomprare quanto perso si sarebbero visti costretti ad accendere un fido in banca, appesantendo così il loro già non florido bilancio: «Sapere che ci sono persone così attente al bene comune – commenta il sindaco di Fara – è senza dubbio motivo di grande soddisfazione. Per qualcuno che distrugge, qualcun altro realizza e quindi il bene alla fine vince sempre. Mi associo ai volontari nel ringraziare di cuore questa persona. Mi ha detto di essere rimasto colpito da tanta stupidità e che doveva fare qualcosa perché bisogna far capire che la stupidità non può averla vinta. Ammirazione dunque per il buon cuore di persone di grande valore».

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