Gli amici ricordano Fabio, morto in moto: «Era facile volergli bene»

IL LUTTO. Il dolore dei coetanei sul luogo della tragedia dove Fabio De Martino è deceduto: «Adorava la moto, ma non era uno spericolato».

«Fabio era una grande persona. Adorava andare in moto. Era stato il primo di noi a comprarla. Quando andavamo in giro assieme seguivamo sempre lui». Sono le parole di Simone e Alessandro, i primi due amici di Fabio De Martino, entrambi diciassettenni, giunti sabato 5 ottobre a Levate, in via Dei Caravaggi, dopo aver appreso del terribile incidente stradale costato la vita al loro amico e coetaneo. Fabio, per guadagnarsi qualche soldo, consegnava le pizze in motorino per una pizzeria di Verdello.

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E lo stesso fanno Simone e Alessandro, anche loro motociclisti, che hanno appreso della morte dell’amico proprio dal datore di lavoro: «Prima mi ha telefonato preoccupato mio padre – racconta Simone – perché aveva visto su internet che un diciassettenne era morto in moto a Levate: voleva accertarsi che io stessi bene». «Poco dopo mi ha chiamato il mio datore di lavoro per chiedermi se me la sentissi di andare al lavoro perché Fabio non sarebbe potuto venire – continua Simone –. E allora, prima ancora che mi rivelasse cosa era accaduto, ho capito tutto».

«Siamo cresciuti insieme»

«Amava andare in moto, ma non era uno spericolato»

Accorsi in via Dei Caravaggi i due ragazzi, vedendo cosa era accaduto, non sono riusciti a trattenere le lacrime: «Io abitavo vicino a Fabio, ci sono cresciuto assieme – racconta Alessandro –. Era una bella persona, simpatica. Era facile volergli bene. Tutti quanti avevamo la passione per la moto e andavamo spesso in giro insieme». Simone era stato anche suo compagno all’Itis Marconi, istituto che Fabio aveva frequentato prima di decidere di trasferirsi da quest’anno alla scuola alberghiera di Torre Boldone. «Amava andare in moto – ricorda –, ma non era uno spericolato. Il giorno del suo compleanno si era fatto regalare un giro in pista per imparare a essere sempre più sicuro con la sua Yamaha 125».

I due ragazzi hanno rivolto anche un pensiero alla fidanzata di Fabio. «Non osiamo pensare cosa stia provando ora». Mano a mano che la notizia del tragico incidente si è diffusa ieri, altri giovani hanno cominciato ad arrivare sul luogo della tragedia, quasi increduli della morte del loro amico.

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