Giù il muro, ma scatta l’allarme
Ladri in fuga con vino e panettoni
Il raid venerdì notte in una ditta di Grassobbio, i malviventi hanno sfondato un muro passando da una ditta confinante, ma i sensori d’allarme sono scattati. Prima di darsela a gambe hanno arraffato tre panettoni e una confezione con due bottiglie di vino.
«Se ne sono andati dopo aver preso la colazione». Prova a scherzarci su Vincenzo Franchioni, titolare della ditta Amp di Grassobbio, specializzata in macchine e prodotti per la pulizia. Un modo per esorcizzare l’amarezza di quanto successo l’altra sera, quando una banda di tre uomini incappucciati è entrata nella sede dell’azienda di via Azzano San Paolo, dopo aver fatto un grosso buco nel muro di separazione della ditta confinante. La banda ha tentato di manomettere telecamere e sensori di allarme che, però, sono scattati, facendo arrivare la sorveglianza che ha costretto i ladri alla fuga. Prima di darsela a gambe i malviventi hanno arraffato tre panettoni e una confezione con due bottiglie di vino, omaggi di Natale per i dipendenti. Il rocambolesco colpo, ripreso dalla telecamere interne della videosorveglianza, è stato messo in atto alle 23,30 di venerdì.
I banditi si sono prima intrufolati nella confinante ditta Starmeck srl, che si occupa di lavorazioni meccaniche e che condivide lo stesso edificio con la Amp, separata da uno spesso muro di forati. Per entrare hanno rotto una finestra, dopo essere saliti su una tettoia esterna e, una volta dentro, hanno raggiunto il muro divisorio. Hanno preso un pesante tubolare trovato nel capannone e lo hanno usato come ariete fino a crearsi un grosso varco nella parete.
«Dalle telecamere – racconta il titolare – si vedevano tre uomini con cappellino e passamontagna, uno dei quali continuava a tenere il cellulare all’orecchio, probabilmente stava comunicando con un complice all’esterno. Li si vede correre dentro l’azienda per cercare di manomettere le telecamere e i sensori. Alcuni li hanno rotti, altri li hanno coperti con grossi adesivi, ma non sono riusciti a raggiungere tutti i dispositivi, che infatti sono scattati». In pochi minuti è arrivata una pattuglia della Sorveglianza Italiana. Sul posto anche i carabinieri di Zanica che hanno ispezionato le immagini delle telecamere. «Siamo arrivati subito anche noi – continua il titolare – e da un primo controllo, a parte il muro, qualche telecamera e i sensori danneggiati, sembrava che i ladri non avessero toccato nulla. A parte panettoni e vino per i nostri dipendenti».
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