Furgone prende fuoco, gravissimo 19enne di Ghisalba
Mercoledì sera a Cologno al Serio: lo studente di Ghisalba aveva appena riempito di benzina una tanica con residui di solvente che hanno innescato l’incendio. È sceso strappandosi i vestiti in fiamme, ustioni sul 90% del corpo.
Quando i carabinieri della stazione di Urgnano hanno visto il fumo arrivare da via dei Lavelli, una strada parallela alla Francesca lungo la quale stavano facendo i consueti pattugliamenti, non pensavano certo di trovarsi di fronte a una scena simile. Sono arrivati vicino a un furgoncino completamente avvolto dalle fiamme e a cinquanta metri di distanza, sul prato, hanno trovato un ragazzo ustionato su tutto il corpo, nudo perchè si era appena strappato di dosso gli abiti bruciati. Giovanni Zanda, studente di 19 anni di Ghisalba, è riuscito a dire qualche parola ai carabinieri prima che i soccorritori del 118, chiamati dagli stessi militari, lo sedassero per poi portarlo d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII: «È arrivata una fiammata dal motore».
È successo nella tarda serata di mercoledì 2 giugno. Il veicolo su cui viaggiava, un Fiat Qubo intestato al padre, ha preso fuoco improvvisamente poco prima delle 23, mentre il ragazzo stava percorrendo via dei Livelli (stradina asfaltata che scorre in mezzo ai campi) diretto verso la provinciale Francesca all’altezza del borgo La Muratella. Una volta immessosi, il diciannovenne avrebbe dovuto svoltare a destra per tornare a casa: il confine con Ghisalba, dove abita in via Dante Alighieri assieme alla famiglia, si trova infatti a poche centinaia di metri. Ma non ha fatto in tempo neppure ad avvicinarsi, perché il veicolo ha preso fuoco prima che ci arrivasse. Le fiamme sprigionate sono state altissime e chiaramente visibili dalla provinciale su cui, proprio in quel momento, viaggiavano i Carabinieri di Urgnano. Sul posto sono arrivate anche due ambulanze e un’auto medicalizzata, assieme ai Vigili del fuoco di Treviglio intervenuti con due automezzi. Il rogo, propagatosi dal baule del furgoncino, ha rapidamente avvolto tutto il veicolo raggiungendo il ragazzo che ha trovato appena le forze per correre fuori dall’abitacolo completamente avvolto dalle fiamme. Una scena drammatica, durante la quale Zanda dopo essersi strappato di dosso tutti i vestiti, si è lasciato cadere a terra, in stato di semi-coscienza.
L’ipotesi più probabile, su cui i Carabinieri stanno ancora indagando, è che l’incendio sia stato causato da una reazione chimica provocata da una tanica da cinque litri di benzina che il ragazzo aveva appena riempito da un distributore poco lontano e che stava trasportando nel baule. La benzina sarebbe servita per il decespugliatore in quanto in questi giorni avrebbe voluto tagliare l’erba del giardino. Secondo quanto riferito dai familiari, sembra che sul fondo della tanica fosse rimasto del solvente e che questo, mischiandosi col carburante, abbia innescato l’incendio che si è propagato in pochi secondi per tutto il veicolo, carbonizzandolo completamente.
Quando i soccorritori sono arrivati, il giovane era riverso a terra, con ustioni di secondo e terzo grado sul 90% del corpo. Attorno a lui qualche brandello di tessuto carbonizzato: tutto quello che è rimasto dei suoi vestiti. Dopo averlo sedato e caricato in ambulanza, i sanitari lo hanno trasportato all’ospedale Papa Giovanni XXIII e da qui è stato poi trasferito al Centro grandi ustionati del Niguarda di Milano, dove si trova in gravissime condizioni e in prognosi riservata.
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