Fuori strada nella notte a Treviglio: muore 23enne - Foto

LO SCHIANTO. L’ennesimo incidente stradale lungo la 42, è costato la vita a un giovane di Arcore. Una distrazione, un malore, forse la velocità: ha perso il controllo della Fiesta che è finita in un campo.

Tragedia nella notte tra mercoledì e giovedì 29 agosto lungo la strada provinciale 42, nel territorio di Treviglio: Rida Essajdani, classe 2000 (quest’anno avrebbe compiuto 24 anni), residente ad Arcore, in provincia di Monza e Brianza, ha perso la vita in un incidente stradale all’altezza del terzo chilometro dell’ex Strada Statale, nei pressi di un’abitazione che sorge sul lato est del rettilineo. Il mortale intorno alle 00,45 quando la vittima, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso il controllo del veicolo..

La dinamica

Secondo le prime ricostruzioni il giovane, al volante di una Ford Fiesta, è uscito di strada: l’auto si è ribaltata su se stessa per poi terminare la corsa in un campo a lato della carreggiata. Ancora, però, non è ancora chiaro se a provocare l’incidente sia stato un colpo di sonno, una distrazione, un malore improvviso oppure l’elevata velocità mantenuta dal conducente (lungo questo tratto è in vigore il limite dei 90 chilometri orari). La cosa certa è che al momento dell’incidente il 23enne era solo e, pertanto, nessun altro veicolo è rimasto coinvolto nello scontro. Di conseguenza, non si registrano ulteriori feriti o danni a terzi. Saranno i carabinieri del Nucleo radiomobile di Treviglio, intervenuti sul posto per condurre i rilievi, a cercare di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Durante il violentissimo impatto il 23enne è stato sbalzato fuori dall’abitacolo dell’auto, perdendo la vita sul colpo.

Ad allertare il personale del 118, arrivato tempestivamente sul posto su un’ambulanza e due auto mediche, i residenti della zona che, attirati dal rumore, hanno quindi lanciato l’allarme. Vano ogni tentativo da parte dei soccorritori di rianimare il giovane per cui, purtroppo, non c’è stato nulla da fare per via della gravità delle ferite e dei traumi riportati a seguito dell’incidente.

Sul posto anche due squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Treviglio i quali, oltre a mettere in sicurezza il veicolo incidentato, hanno passato in rassegna la zona in cerca di un eventuale secondo passeggero. Stando alle prime informazioni raccolte, Rida frequentava spesso la Bassa bergamasca in virtù di un legame con una ragazza residente nella zona, probabilmente a Treviglio. Ed è proprio in direzione Treviglio che Rida stava guidando lungo quel tratto di strada tristemente noto per essere stato teatro, nel tempo, di svariati incidenti stradali, alcuni dei quali mortali.

I precedenti

Un’altra tragedia che va a sommarsi a quelle che, a oggi, si sono consumate sull’asfalto di questo tratto di strada. Tra i casi più eclatanti spicca senz’altro quello in cui, nel 2020, un bambino di dieci anni perse la vita a seguito di un incidente frontale con un Bmw proveniente dalla direzione opposta. Nell’impatto, la madre del bambino, che si trovava alla guida di un’utilitaria, riportò gravi ferite e venne trasportata d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.

L’anno prima, nel 2019, la stessa sorte toccò al 32enne Stefano Iacobone: l’atleta, dipendente del centro sportivo «Quadri» di Treviglio, perse il controllo della sua Peugeot 207, finendo per schiantarsi contro un guardrail. L’impatto fu talmente violento da non lasciare scampo al conducente, che morì sul colpo, suscitando grande commozione nella comunità locale dove era molto conosciuto.

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