Folla e commozione per Eddy: gli amici lo salutano con i colori dell’Atalanta - Foto
Martinengo. Grande dolore nell’ultimo saluto a Eddy Lingiardi, il 35enne vittima, sabato sera, di un incidente stradale al rientro dal matrimonio del suo titolare di lavoro.
Gli amici hanno portato il feretro all’interno della chiesa parrocchiale di Sant’Agata, tante le persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto al giovane, uscito di strada sabato sera mentre era alla guida della sua auto. Il 35enne ha perso il controllo della macchina che si è ribaltata ed è finita in un campo di mais; Eddy è morto sul colpo.
Tanta gente ai funerali a Martinengo, uno striscione nerazzurro, colore della sua amata Atalanta, lo ha salutato. Sul feretro anche la sciarpa della tifoseria e la bandiera dell’Atalanta oltre alla maglia della squadra dell’oratorio di Martinengo. Durante l’omelia, monsignor Vittorio Bonate, ha ricordato Eddy per la sua bontà e la sua gentilezza, caratteristiche che ben si sono capite anche nelle parole di ricordo di un’amica, Paola: «Per noi amici accompagnarti in questa tua parte di viaggio è doloroso - ha letto -, ma lo facciamo con il sorriso che ci hai sempre regalato».
«Ci hai affiancato nei nostri diversi percorsi di vita - ha continuato Paola - e quando ci ritrovavamo sembrava che il tempo non fosse mai passato, eravamo gli amici di sempre». E ha concluso: «Grazie Eddy per tutto quello che ci hai donato: il tuo essere sincero e simpaticamente testardo. Viverti è stato davvero bello, ora aiutaci a ricordarti sempre come volevi tu... con il sorriso e con il tuo “bacio bello”». Al termine delle esequie le note di «Anima fragile» di Vasco Rossi che Eddy aveva dedicato al papà quando morì: lui aveva solo otto anni. Poi gli applausi e le lacrime degli amici e familiari, con, all’uscita del feretro, i fumogeni multicolore.
L’incidente
Eddy Lingiardi sabato era a Capriolo tra gli invitati al matrimonio del proprietario della ditta di coibentazioni termiche di Mornico per il quale lavorava da quattro mesi. Agli amici della sua compagnia il giorno prima aveva detto che a festeggiamenti conclusi avrebbe portato a casa due colleghi di Seriate e Stezzano e così è stato. Nel fare ritorno a casa, l’operaio a Ghisalba ha imboccato la strada bassa che collega con Martinengo. Al volante della sua Bmw X1 ha percorso il tragitto che conosceva a memoria, passando accanto al centro sportivo «Il tiro», per poi percorrere un rettilineo al termine del quale c’è una curva verso sinistra, teatro in passato di diverse uscite di strada da parte di automobilisti, ma mai mortali. Proprio in quel punto di via Trento, alle 23,45, Eddy Lingiardi è andato dritto, per cause difficilmente ricostruibili. La sua auto ha oltrepassato il ciglio della strada, finendo nel terreno coltivato a mais, sotto di un metro rispetto al livello della carreggiata. L’anteriore della Bmw ha quindi sbattuto contro il campo, per poi ribaltarsi un paio di volte, finendo la sua corsa sulla fiancata del guidatore.
Ad accorgersi di quanto accaduto un automobilista di passaggio, che ha subito lanciato l’allarme al 112, dopo avere constatato la presenza del conducente all’interno dell’auto incidentata. I soccorritori giunti poco dopo sul luogo dell’accaduto, con un’ambulanza, una volante della Polstrada di Treviglio e i vigili del fuoco di Romano e Bergamo, hanno purtroppo constatato il decesso di Eddy Lingiardi. Per estrarre il corpo senza vita dell’operaio si è reso necessario l’utilizzo, da parte dei pompieri, di cesoie e divaricatori.
«Eddy era una persona solare, generosa con tutti – hanno ricordato alcuni amici –, che amava la vita anche nelle sue piccole cose. Era un gran tifoso dell’Atalanta e amante della montagna, dove spesso si recava per fare escursioni. Non riusciamo a capire cosa possa avere causato l’incidente. In auto era molto prudente e poi conosceva questa strada alla perfezione». Sul cellulare di uno degli amici c’era l’ultimo messaggio mandato da Eddy alle 3 di sabato, dopo avere trascorso la serata di venerdì in un ristorante di Entratico e quindi al Bowling di Cavernago: «Un messaggio nel quale esprime tutta la sua gioia per avere passato una serata bellissima, purtroppo per noi e lui l’ultima insieme».
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