Fiumi sorvegliati: 30 millimetri di pioggia in poche ore, fango e rami a valle
METEO. Serio e Cherio osservati speciali nella Bassa per i rovesci incessanti di questi giorni. Operatori del Consorzio di bonifica impegnati per pulire diversi corsi d’acqua minori.
Le continue piogge e le temperature sempre più alte che stanno causando lo scioglimento di neve e ghiacci sulle montagne. È per questo motivo che il letto del Serio si sta velocemente alzando, diventando così per il Consorzio di bonifica della pianura bergamasca un sorvegliato speciale da tenere sotto costante monitoraggio. Martedì pomeriggio, come accertato dalla stazione di rilevamento di Ponte Cene, il corso d’acqua a regime torrentizio si stava caricando di 40 metri cubi al secondo.
E la situazione non si pensa possa migliorare a fronte delle intense precipitazioni che si attendono anche nella giornata di mercoledì 22 maggio. L’ente consortile è in continua corsa contro il tempo per contenere gli effetti delle ondate di pioggia che si stanno verificando. Dopo l’alluvione fra mercoledì e giovedì scorsi con precipitazioni che in un giorno, in alcune zone della provincia, hanno toccato i 300 millimetri di pioggia, martedì mattina, 21 maggio, in poche ore ne sono caduti circa 30 millimetri, soprattutto sulla sinistra della sponda del Serio, da Albano fino a Martinengo e Romano: «Questa quantità d’acqua – sostiene il direttore del Consorzio Mario Reduzzi – era attesa, distribuita fra la notte e la mattina. Invece si è concentrata soprattutto in alcune ore della mattina causando così maggiori problematiche».
Problematiche consistenti in ondate di piena che hanno portato a valle fango, rami, e anche rifiuti causando l’intasamento di alcuni corsi d’acqua. Gli operatori del consorzio martedì pomeriggio si sono così visti costretti a intervenire per effettuare i necessari lavori di pulizia in varie parti del territorio. I casi più problematici si sono verificati a Romano, nel Fosso Bergamasco, di cui è rimasto intasato l’intero alveo. E poi, a Telgate sul torrente Rillo.
In questo caso, essendo il torrente Rillo un corso d’acqua del reticolo idrico regionale, l’ente consortile è intervenuto in sinergia con il Comune dopo aver ottenuto dalla Regione l’autorizzazione. Quanto le precipitazioni di martedì mattina siano state importanti soprattutto perché concentrate in un arco temporale ristretto, lo dimostra anche il fatto che la vasca di laminazione del torrente Lesina si è ancora riempita senza però tracimare: è la terza volta nel giro di cinque giorni: «Fortunatamente – conclude Reduzzi – dopo l’alluvione della scorsa settimana abbiamo effettuato un importante intervento di pulizia dei corsi d’acqua di nostra competenza. In questi giorni è una continua corsa contro il tempo per farsi trovare pronti alle ondate di piena che un giorno dopo l’altro si possono verificare».
I due giorni di pioggia incessante appena terminati hanno destato qualche preoccupazione anche nei centri abitati bagnati dal Cherio. Solamente cinque giorni fa la Val Cavallina era infatti stata interessata da alcuni allagamenti dovuti proprio al maltempo e l’acqua del Cherio era arrivata a un’altezza limite di 297 centimetri. Questa situazione aveva reso necessario l’intervento della Protezione civile, che anche nella giornata di martedì si è prontamente mobilitata per monitorare il fiume. «Per fortuna il Cherio è sotto controllo, il livello dell’acqua è arrivato solo a 70 centimetri di altezza e scorre tranquillo», ha precisato Darius Brozzoni, capo della Protezione civile di Gorlago.
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