Fiori e lacrime per il piccolo Gerfi
«Lo accompagneremo in Romania»

Treviglio, il funerale del bambino morto nello schianto sarà celebrato a Cerat, città di origine della famiglia. Per l’addio si attendono le dimissioni della madre dall’ospedale.

«Con Gerfi sono morto anche io e non so come farò senza di lui». Poche parole, quelle dette con la voce rotta dalla commozione dal fratello di Gerfi Mihai, il bambino romeno di 10 anni deceduto lunedì pomeriggio a Treviglio, nello scontro tra l’auto guidata dalla mamma e un altro veicolo. Ieri mattina alle 9,30 il papà Claudiu, l’altro figlio e diversi parenti si sono ritrovati al cimitero trevigliese dove nella camera mortuaria si trova la salma di Gerfi, in attesa che venga rimpatriata. In un clima di grande commozione una quindicina di familiari del bambino hanno fatto visita al loro caro nell’obitorio, davanti al quale è stato poi lasciato un cero acceso. «Accompagneremo Gerfi a Cerat, la nostra città d’origine – ha fatto sapere il fratello maggiore –, per il funerale e la sepoltura».

Le dimissioni

Per il trasporto diretto in Romania, in carro funebre come reso noto dall’agenzia di Milano che si occuperà del trasferimento, la famiglia Mihai attende le dimissioni di Mihaela Ilie, la mamma trentenne di Gerfi, ancora ricoverata all’ospedale Papa Giovanni XXIII, per i vari traumi riportati nell’incidente.

Le condizioni della donna non sono gravi e a giorni potrebbe lasciare il reparto, per poi accompagnare nel suo ultimo viaggio l’amato figlio Gerfi. Alla scuola elementare di Gerenzago, in provincia di Pavia, nell’aula di quinta frequentata dal bambino, che avrebbe compiuto 11 anni il 26 ottobre, ieri i compagni di classe hanno sistemato un mazzo di fiori sul banco utilizzato dall’amichetto che non c’è più. Proprio dalla scuola primaria del paese Gerfi Mihai era partito al termine delle lezioni. L’obiettivo era di raggiungere a bordo della Fiat Punto alcuni parenti che vivono nella Bergamasca: un piacevole diversivo e momento di svago per tutti e due, purtroppo finito in tragedia.

Il tragico epilogo

Giunti a Treviglio, mamma e figlio hanno imboccato l’ex statale 42 per dirigersi verso Arcene. In prossimità del caseificio Mauri, la Fiat Punto, stando al racconto di alcuni automobilisti testimoni, sembra abbia sbandato un paio di volte, finendo poi sul ciglio erboso della propria corsia di marcia. A quel punto la donna al volante ha perso il controllo dei veicolo che ha invaso l’altra corsia, proprio mentre giungeva da Arcene una Bmw X2 guidata da una 49enne di Treviglio, poi rimasta leggermente ferita a un polso. La donna ha cercato di evitare l’impatto, frenando e scartando verso destra: una manovra che purtroppo non è servita. L’auto ha centrato violentemente la fiancata destra della Punto, dalla parte del passeggero dove sedeva il piccolo Gerfi che non ha avuto scampo. Nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione da parte del personale del 118, il bambino non ce l’ha fatta.

Gerfi Mihai abitava dal 2017 a Gerenzago, insieme ai genitori, al fratello e alla sorellina di cinque anni. Ora tornerà per sempre a Cerat, comune nella parte estrema sud della Romania, al confine con la Bulgaria.

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