Fermato in Calabria con 8 kg di cocaina, 56enne arrestato a Dalmine

IN CARCERE. Già ai domiciliari a Dalmine dopo che a gennaio era stato trovato con la droga e 250mila euro in auto, l’uomo è stato raggiunto dai carabinieri che lo hanno portato in carcere a Bergamo su provvedimento del Tribunale di Palmi, in provincia di Reggio Calabria.

È stato raggiunto in città a Dalmine dai carabinieri il giorno dopo Santo Stefano ed è stato portato in carcere a Bergamo, dove sconterà due anni, quattro mesi e otto giorni. Si tratta di una pena residua a seguito di una condanna, divenuta definitiva per inammissibilità del ricorso in Cassazione, per traffico di stupefacenti. Venerdì 27 dicembre i carabinieri della Stazione di Dalmine hanno tratto in arresto un 56enne, dando esecuzione a un provvedimento del Tribunale di Palmi, in provincia di Reggio Calabria. I fatti risalgono al 19 gennaio 2024, quando l’uomo (all’epoca incensurato) era stato arrestato dai carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro nell’ambito di un servizio finalizzato, tra l’altro, alla prevenzione e alla repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope.

Durante la perquisizione del veicolo, i militari avevano trovato, in un doppio fondo del baule, circa otto chilogrammi di cocaina e denaro in contanti per oltre 250.000 euro.

Arrestato a Gioia Tauro a gennaio

A gennaio 2024 il 56enne era stato sottoposto a un controllo da parte dei carabinieri, che lo avevano fermato lungo la strada statale 682 in località Rosarno, nella piana di Gioia Tauro, in un tratto poco distante dal porto, all’altezza di un incrocio in direzione del versante tirrenico. Durante la perquisizione del veicolo, i militari avevano trovato, in un doppio fondo del baule, circa otto chilogrammi di cocaina e denaro in contanti per oltre 250.000 euro.

Finito in manette, il 56enne è stato prima portato in carcere a Palmi, mentre e a giugno è stato scarcerato per essere tradotto agli arresti domiciliari con il “braccialetto elettronico” a Dalmine, dove è rimasto fino ai giorni scorsi in attesa del provvedimento definitivo del Tribunale, arrivato poco prima di Natale.

La condanna definitiva

Il 20 dicembre il Tribunale di Palmi ha emesso un ordine di esecuzione della misura cautelare per la pena residua di due anni, quattro mesi e otto giorni di reclusione, essendo la condanna divenuta definita per inammissibilità del ricorso in cassazione presentato dal condannato. I carabinieri gli hanno notificato il provvedimento il 27 dicembre e lo hanno tradotto in carcere a Bergamo.

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