«Fabio, non dimenticheremo il tuo sorriso gentile»
IL RICORDO. Viavai incessante alla camera ardente del 17enne morto a Levate. Il dolore degli amici e compagni, lunedì 7 ottobre alle 16,30 si terrà una veglia di preghiera nella stessa casa del commiato di Dalmine.
«Il tuo sorriso è il nostro regalo più bello. Continueremo ad amarti incessantemente». È ricordato così, sul necrologio all’esterno della casa del commiato di Dalmine, in viale Locatelli, Fabio De Martino, il diciassettenne di Osio Sotto morto sabato in un tragico incidente in moto a Levate.
In queste ore in cui a prevalere è la disperazione di parenti, amici e conoscenti – arrivati in molti domenica alla camera ardente – per la scomparsa di Fabio, sotto agli occhi del padre Marco che giusto sabato compiva 50 anni, mancano le parole. Provano a uscire, ma sono soffocate dalle lacrime e dai singhiozzi. Chi prova a spendere qualche pensiero in sua memoria si aggrappa però proprio a questa sua caratteristica, la felicità accompagnata ai semplici gesti, quelli che tutti in vita hanno potuto sperimentare nella quotidianità.
I compagni di scuola
Dall’Istituto Marconi di Dalmine, che il ragazzo ha frequentato per alcuni anni, prevale il ricordo per «un ragazzo gentile, rispettoso ed educato. Un bravo ragazzo, di cui ricordiamo il volto e il sorriso. Il pensiero va alla sua famiglia, in particolare al papà e alla mamma».
Immediatamente il papà di Fabio ha tentato di soccorrerlo, iniziando a praticargli il massaggio cardiaco proseguito poi dal personale sanitario intervenuto sul posto. Ma non c’è stato nulla da fare
La passione per le moto
C’è poi la sua grande passione, quella per le moto, che condivideva insieme al papà, con il quale era solito fare dei giri in sella alla sua Yamaha 125, acquistata a sedici anni. Anche sabato doveva essere uno di quei soliti momenti padre-figlio, che si è però trasformato in dramma: in via dei Caravaggi, nel tratto che porta al sottopasso ferroviario della linea Bergamo-Treviglio, il ragazzo ha perso il controllo del mezzo ed è scivolato a terra, invadendo la corsia opposta e scontrandosi con un furgone che stava sopraggiungendo. Immediatamente il papà di Fabio, buttata a terra la propria moto, ha tentato di soccorrerlo, iniziando a praticargli il massaggio cardiaco proseguito poi dal personale sanitario intervenuto sul posto. Ma non c’è stato nulla da fare.
Il dolore degli amici
Dalle 8,30 alle 19 di domenica diversi compagni di classe delle elementari, delle medie e delle superiori, oltre ad amici di famiglia e compaesani, sono passati a dare un saluto al giovane e a portare conforto ai familiari, distrutti dal dolore. Un viavai continuo, accompagnato da esclamazioni di commozione e di incredulità. «Sembra una cosa irreale», dice una signora uscendo dalla casa funeraria. «Non si può morire così a 17 anni», sospira un passante.
Fabio aveva frequentato le elementari e le medie ai Salesiani di Treviglio, per poi proseguire all’Itis Marconi di Dalmine fino a settembre di quest’anno scolastico, quando era passato alla scuola alberghiera di Torre Boldone. Sono proprio i suoi ex compagni di classe a ricordarlo con affetto e commozione. «Era un bravo ragazzo, non ha mai fatto del male a nessuno. Ero suo compagno al Marconi, poi lui ha cambiato scuola. Ci incontravamo ancora spesso in palestra», afferma Riccardo, asciugandosi il viso dalle lacrime.
Il cordoglio della comunità
In tarda mattinata è arrivato a Dalmine anche il sindaco di Osio Sotto, Corrado Quarti, per esprimere «a nome di tutta la comunità cordoglio e vicinanza alla famiglia per questa immane tragedia». Lunedì 7 ottobre alle 16,30 si terrà una veglia di preghiera nella stessa casa del commiato di Dalmine, mentre i funerali sono fissati per martedì alle 15, nella chiesa parrocchiale di Osio Sotto. «Una tragedia nella tragedia», come commenta il sindaco Quarti, perché proprio in questa data, nel 2001, la madre di Fabio, Marzia, perse il primo marito nel disastro aereo di Linate, che provocò 118 vittime tra cui 8 bergamaschi.
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